PENE RIDOTTE PER QUATTRO ALBANESI ACCUSATI DI VIOLENZA CARNALE DI GRUPPO

Un concordato proposto dal difensore è servito per ridurre di due anni le condanne emesse dal Tribunale di Catania nei confronti dei quattro “albanesi-sciclitani” arrestati dai carabinieri nel mese di luglio del 2004 con l’accusa di avere stuprato una diciassettenne di Trapani. Klodian Cani, 22 anni, Besnik Haxhiu, 24 anni, Fatmir Bufi, 29 anni, e Landi Salliu, 30 anni, tutti difesi dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, del Foro di Modica, sono comparsi davanti ai magistrati della Corte d’Appello di Catania dopo la condanna rimediata lo scorso anno, i primi due a nove anni di reclusione, gli altri a sette anni. Attraverso la procedura del concordato la pena è stata ridotta, rispettivamente, a sette e cinque anni. I quattro extracomunitari erano stati arrestati nelle campagne di Pozzallo ma lavoravano e vivevano in aziende della cittadina marinara e in altre di Scicli. Erano tutti accusati di violenza carnale di branco e rapina. L’episodio che fece scattare le manette si sarebbe verificò a Catania dove i quattro giovani “in trasferta” avrebbero “agganciato” due ragazze insieme ad un giovane amico, provenienti da un piccolo centro del trapanese. Klodian Cani e soci, secondo l’accusa, avrebbero attirato in trappola i tre amici subito dopo che questi erano scesi dal treno. Avrebbero fatto amicizia, poi l’extracomunitario li aveva convinti a recarsi assieme con la loro autovettura, una Nissan Primiera, presso una discoteca di Taormina, dove si trovavano anche gli altri 3 colored. Per strada, la vettura imboccò un’arteria secondaria, nella zona tra Catania e Lentini, e qui i quattro albanesi rapinarono il ventottenne del portafogli contenente circa 130 euro e poi, avrebbero, a turno, violentato la minorenne. Il giovane trapanese aveva approfittato di un attimo di distrazione dei quattro ed aveva telefonato al 112. Gli albanesi, quando si resero conto che era scattato l’allarme avevano abbandonato i tre amici ed erano fuggiti. Le giovani vittime, però, erano riuscite ad annotare il numero di targa cosicchè il giorno dopo i carabinieri della Compagnia di Modica riuscirono a rintracciarli e ad arrestarli.

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