…E LA REPLICA DEL PRESIDENTE D’URSO

Le contestazioni del socio del nuovo istituto bancario, il primo in assoluto nato a Modica, non hanno motivo di esistere. Questo, almeno, quanto si evince dalle dichiarazioni del presidente, l’avvocato Michele D’Urso, al quale abbiamo posti i diversi appunti. “L’avere aggiunto il nome di Modica nella denominazione della nostra banca – spiega il massimo dirigente dell’istituto di Piazza Oleandri – non è stata, nella maniera più assoluta, una scelta del consiglio direttivo, ma si è resa necessaria in ottemperanza ad un’apposita legge che impone proprio l’inserimento del nome della città dove ha sede la banca per una migliore caratterizzazione della località. E’ il caso della Banca Agricola Popolare di Ragusa, della Monte dei Paschi Siena, della Banca di Lodi, o meglio ancora della Banca di Credito Cooperativo di Pachino. Mi spiace che qualcuno abbia pensato ad una forzatura in questo senso”. Sulla questione legata alla presenza di soli elementi modicani e di un pozzallese all’interno del consiglio, cosa ci dice?
“Anche in questo caso – incalza D’Urso – abbiamo gli elementi per smentire. L’esecutivo è, infatti, composto, com’è noto, da undici consiglieri. Sette, e non nove, sono di Modica. Gli altri quattro sono, rispettivamente, di Pozzallo, Scicli, Ispica e Rosolini. Abbiamo cercato, e penso ci siamo riusciti, di operare nel pieno rispetto delle norme e dello statuto che regolarizza il nostro sodalizio a sfondo cooperativo

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