Scicli: L’assessore Savà chiede più attenzione per la città nelle guide e nelle cartine più prestigiose. La risposta positiva degli editori

Il turista che accingendosi a fare un viaggio in Sicilia vuole impiegare bene il proprio tempo acquista una guida con cartina. Nella quasi totalità dei casi, nelle edizioni patinate, Noto, Modica e Ragusa hanno uno spazio maggiore di Scicli. Senza fare banale campanilismo, notiamo che chi ha soli tre giorni da trascorrere nel Sudest siciliano, con ogni probabilità farà tappa a Noto, Ibla e Modica, tralasciando Scicli, perché nella guida è dedicata solo una pagina, quando va bene, alla città”.
A parlare è l’assessore alle politiche di promozione del Comune, Giovanni Savà. Un atto di accusa? “No, solo autocritica. Non siamo riusciti a veicolare una parte importante del nostro patrimonio”.
Ad esempio? “Tutte le guide indicano l’esistenza della statua della Madonna delle Milizie, ma tutte, dico tutte, ignorano il “Cristo in gonnella”, custodito prima a San Giovanni e ora nella chiesa del Carmine”.
Ma quali sono le guide in questione? La Guida Verde del Touring, la cui ultima ristampa dedicata alla Sicilia è del 2002, la prestigiosissima Lonely Planet, la Guida Mondadori sulla Sicilia, e la guida Routard, dedicata agli amanti della buona cucina.
Basta leggere alcuni passi di queste guide, che spesso rappresentano una vera e propria “Bibbia del turista”, per avere un’idea di come le informazioni debbano essere aggiornate. La Guida Routard dedicata alla Sicilia scrive: “Scicli è una città fuori dai circuiti classici e pertanto ignorata dai turisti. Peccato, perché è ricca di tracce antiche e ha conservato bei monumenti!”
Bellissima la descrizione che la Guida Routard fa del colle di San Matteo, paragonato a un formaggio svizzero: “La collina, punteggiata dalle abitazioni trogloditiche, alcune abitate da intere famiglie fino agli anni cinquanta del Novecento, ha un po’ l’aspetto del gruviera”.
La Guida Mondadori sulla Sicilia dedica solo una colonna, con la foto della chiesa di Santa Maria La Nova, alla città, meno di quanto dedica alla sola Cava d’Ispica.
La Guida canadese Lonely Planet, la più amata dai turisti di età inferiore ai 35 anni, batte tutti i record. Scicli, per la Lonely, merita tre righe, di cui ne estrapoliamo una: “Si trova fuori dai percorsi più battuti e difficilmente troverete altri turisti”.
Infine il Touring. La Guide Verde (ultima ristampa 2002) dedica una pagina alla città. Nella Guida Tracce, invece, c’è un’inserzione a pagamento dell’amministrazione comunale, commissionata parecchi mesi fa, ma quando si tratta di suggerire un percorso turistico la guida è chiara: da Noto bisogna andare a Modica. Il resto può essere tralasciato.
“Nessuno vuole sindacare le scelte editoriali, autonome e indipendenti, dei direttori di queste testate –spiega Savà-, ma in maniera autocritica ci siamo posti il problema di rendere più accessibili le informazioni sul patrimonio storico e architettonico. Che il “Cristo in gonnella” non sia segnalato da nessuno è un dato eloquente, e la colpa forse è nostra. Ma c’è un altro dato da tenere in considerazione. Le Guida Verde del Touring è del 2002, la ristampa della Routard del 2003: è nostro compito aiutare gli editori ad aggiornare con informazioni corrette e più approfondite le loro edizioni”.
Cosa fare allora? “Abbiamo già acquisito la disponibilità del Touring a valutare la possibilità di riservare uno spazio maggiore alla città, anche perché la nuova Guida Verde dedicata alla Sicilia andrà in stampa del 2007, mentre dal Canada la Lonely Planet ha accolto la nostra richiesta di revisione, a patto e condizione che mandassimo un testo in lingua inglese sui monumenti e le opere d’arte da segnalare. Non vi dico lo stupore, quando hanno ricevuto la mail con il Cristo in Croce, i cui fianchi sono cinti da una gonna bianca…”

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa