«L’Ausi 7 è un grande cantiere» Il manager Manno. «Siamo dell’avviso di poter procedere senza intoppi per ottenere il miglioramento delle nostre strutture»

Ausl 7, un grande cantiere. All’Ausl 7, in fatto di sfruttamento dei finanziamenti per la realizzazione di gran­di opere, si va infatti controcorrente: ovunque, in Sicilia, si registrano carenze nell’utilizzo, al meglio, dei fi­nanziamenti per l’edilizia sanitaria, ai sensi dell’art. 20/88, della legge 67/88 (progetto Fulci); a Ragusa si sta facendo tutto il contrario, e di ciò appa­re giustamente soddisfatto il direttore generale, avv. Fulvio Manno. «Stiamo avviando – dice il manager – la realizzazione di alcune opere necessarie per adeguare le nostre strutture sani­tarie agli standard ottimali. Partiamo dai lavori per il riammodernamento e il recupero dell’ospedale "Busacca" di Scicli. Gli uffici competenti hanno messo a punto il bando di gara che verrà espletato il prossimo 4 agosto per un importo di 6 milioni e 570 mi­la euro. Verranno effettuati quei lavo­ri necessari per il raggiungimento de­gli standard che consentiranno la non chiusura della struttura ospedaliera». Quindi l’avv. Manno parla del progetto, approvato proprio in questi giorni, di ammodernamento dell’Arpa (Agenzia regionale protezione am­biente), ovvero dell’ex Lip, al viale Sicilia. Per tali lavori si può contare su un finanziamento di due milioni di euro. E poi ancora: lavori per tre mi­lioni e 253 mila euro per la realizzazione della Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) di Comiso, per la quale è già pronto il bando di gara. E infine verrà sfruttato un finanziamento di 99 mila euro per il piano parcheggi presso l’ospedale Maggiore di Modi­ca. Al tirar delle somme ci si accorge che nel pentolone dell’Ausl 7 bollono in atto progetti, già finanziati (e alcu­ni potranno essere concretizzati a brevissima scadenza), per ben oltre 12 milioni di euro. «In tempi brevi riteniamo di migliorare, con la realizzazione di tali opere, le nostre strutture sanitarie – dice l’avv. Fulvio Manno -; siamo dell’avviso di potere procede­re in tempi brevi, senza intoppi». E le speranze del manager sono positiva­mente fondate visto che fino ad ora la complessa macchina burocratica dell’Ausl 7 ha funzionato alla perfezione. Poi Manno parla dei lavori già avvia­ti e tuttora in corso: si riferisce ai lavo­ri della nuova ala dell’ospedale "Guz-zardi" di Vittoria e a quelli dell’ospedale "Maggiore" di Modica; questi ultimi in via di completamento. Si trat­ta del progetto "Hospice", con 10 posti letto per malati terminali, nel secondo padiglione, grazie a lavori di ampliamento di parte del primo piano. Il tutto per un ammontare di un milione e 125 mila euro. Ovviamente si pensa ad altre realizzazioni; a dotare cioè gli ospedali iblei di quelle strutture tecniche di cui allo stato si è carenti. «Stiamo lavorando – dice il direttore generale dell’Ausl 7 – per dotare di Tac gli ospedali di Vittoria e Modica e abbiamo avanzato già, all’assessorato regionale alla Sanità, richiesta per ottenere, per due dei nostri Ospedali di risonanza magnetica; contiamo ovviamente sul coinvolgimento e sulla sensibilità della nostra delegazione a Sala d’Ercole». Un argomento poi su cui batte molto, e giustamente, l’avv. Manno, è quello delle liste di attesa: « Stiamo lavorando – dice – su più fron­ti per favorire il contatto dell’utenza con le strutture sanitarie; i così detti "tempi di attesa" sono già diminuiti di parecchio; ma stiamo continuando per cercare di trovare le soluzioni adatte per cercare di ottimizzare il settore. Speriamo che a fine estate si possa già dare vita ad un progetto operativo in grado di migliorare l’at­tuale situazione». E, per restare al­l’attività di questi giorni, ecco venire alla luce la convenzione firmata fra l’Ausi 7 di Ragusa e l’Azienda ospe­daliera universitaria del Policlinico "Gaetano Martino" di Messina, per una attività di consulenza diabetologica. L’Aiad (Associazione italiana assistenza diabetici) di Ragusa, che aveva voluto tale convenzione, ha trova­to un positivo alleato nell’avv. Manno che ha favorito i contatti con il Policli­nico messinese, fino ad arrivare alla firma della convenzione dei giorni scorsi che eviterà d’ora in avanti, i "viaggi della speranza" continui verso Messina per i tanti bambini affetti da tale patologia. Da un recente studio si evince che sono non meno di cin­quanta i bambini iblei diabetici, biso­gnosi quindi di cure e di assistenza. Riepilogando, il direttore generale dell’Ausl 7, ha detto che «il livello complessivo della Sanità iblea è da considerare, nel complesso regionale, sicuramente medio alto».
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa