MODICA I due accusati per il tragico sbarco del Giovedì santo Scagionati dal reato più grave

MODICA – E’ caduta per entrambi gli imputati la pesante accusa di associazio­ne per delinquere finalizza­ta al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il maltese Carmelo Borg e la cinese Wang Wei hanno rispettivamente rimediato il rinvio a giudizio e la condanna con il rito abbreviato solo per la violazione della legge sull’immigrazione clandestina. Si è chiusa in questi termini ie­ri sera l’udienza prelimina­re scaturita dal tragico sbarco del giovedì santo nel quale trovarono la morte nove cinesi. Tre di loro non ricevettero neanche una degna sepoltura in quanto il mare non restituì mai i cadaveri. Il gup Michele Palazzolo, al termine di una lunga camera di consi­glio durata oltre due ore, ha accolto in toto le tesi difensive. Wang Wei, giudicata con l’abbreviato su richie­sta dei difensori Gianluca Gulino ed Enrico Platania, è stata assolta dall’associazione per delinquere, mentre la condanna a due anni di carcere è arrivata per il secondo capo d’imputazione. La pena è stata sospesa e così, già nella tarda serata di ieri, la cinese ha potuto lasciare la sezione femminile del carcere di Ragusa. Esecutiva invece la pesan­te multa di 120mila euro. Carmelo Borg, difeso dall’avvocato Michele Sbezzi, è stato invece rinviato a giudizio solo per la violazione della legge sull’immigrazione, mentre per l’associazione a delinquere il magistrato ha stabilito il non luogo a procedere. Anche Borg dovrebbe lasciare nelle prossime ore il carcere. Il maltese dovrà comparire dinanzi al giudice il prossimo 29novembre. Il pm Domenico Platania aveva chiesto la condanna di Wang Wei a nove anni e quattro mesi e il rinvio a giudizio di Borg per entrambi i capi d’imputazio­ne. Il tragico sbarco si veri­ficò il 24 marzo 2005.1 nove cinesi morirono annegati nel vano tentativo di raggiungere a nuoto la riva, dopo essere stati costretti a colpi di remi dagli scafisti senza scrupoli a tuffarsi nelle acque gelide, a centinaia di metri dalle coste iblee. La difesa ha ampiamente documentato in aula che i loro assistiti avevano avuto solo un ruolo marginale in seno alla vicenda. I due imputati non salirono materialmente sul barcone assieme agli altri scafisti, rimasti per il momento ignoti. Dall’isola di Malta, Borg radunò i cinesi, che vennero poi ospitati nell’abitazione di Wang Wei il tempo necessario all’organizzazione del viaggio della speranza ad opera della banda di Malta che gestisce il lucroso business del traffico umano. Ed infatti, nell’incidente probatorio Borg e Wei erano stati riconosciuti da sei testimoni come coloro che li radunarono nell’isola dei Cavalieri, ma non come gli scafisti.
Antonio Di Raimondo (a.d.r.)
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