Amore e musica al teatro Garibaldi con il concerto dei Moak Machine

L’idea di un percorso musicale attraverso una storia d’amore è certamente buona. È quella che hanno portato all’attenzione del pubblico del Teatro Garibaldi, sabato sera, i Moak Music Machine, un complesso molto ben assortito, «capitanato» dalla voce accattivante e suggestiva di Antonio Modica e da quella femminile di Claudia D’Angelo, con la partecipazione, sul palco, della tredicenne Marika Puglisi. Un omaggio al soul, al rock, ai cantautori italiani, accompagnata da immagini suggestive e da una voce fuori campo, quella di Pinuccio Mavilla, che ha fatto da trade-union per raccontare quella storia d’amore che si dipana attraverso un viaggio che parte da uno «strettissimo bar» francese per volare fino al «sogno americano» di New York. Un sogno — d’amore e di musica — bruciato dall’ll settembre 2001, dalla tragedia planetaria delle Twin Towers. Per ritornare nello strettissimo bar della Provenza francese.
Uno spettacolo gradevole per chi ama la musica, capace di mettere in risalto le doti canore di Antonio Modica e della sua band: Peppe Ripullo, alla batteria; Lucio D’Angelo, al basso; Angelo Giurdanella, chitarra; Salvatore Giunta, pianoforte e tastiere; Maurizio Agosta, alla trombra; Adriano e Graziano Raniolo al sax. Un’operazione culturale che ha ricevuto il gradimento del pubblico. Una iniziativa che si può, comunque, migliorare, con l’aiuto di una regìa che dia i tempi giusti nel testo della storia e nella narrazione. In ogni caso, complimenti alla Moak Music Machine e ad Antonio Modica che replicheranno, in una data ancora da stabilire, al teatro Vasquez di Siracusa. Il prossimo prestigioso impegno musicale per Antonio Modica, poi, è nel mese di settembre, al «Mia Martini Festival».(*lm*)

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