Modica, «tre sette sataniche in città» Omelia choc al convento dei Cappuccini

MODICA,«I nuovi profeti della nostra società sono diventati il telefonino, la televisione e, purtroppo, quello che a noi sacerdoti arriva sempre di più alle orecchie: la presenza di sette sataniche in città. A Modica, secondo quanto mi hanno riferito, ce ne sono almeno tre». Le parole di frate Enzo, durante l’omelia della santa messa di ieri, nella chiesa dei Padri Cappuccini di Modica, risuonano, grevi e ammonitrici, intorno alle 11,30, nella domenica in cui il Vangelo invita ogni cristiano ad essere “profeta” nel mondo. Frate Enzo fa una breve pausa, quasi a sottolineare la dolorosa rivelazione. Ma, anche, per esprimere quel senso di rabbia di ogni buon cristiano nei confronti dell’esaltazione di valori negativi e della presenza del demonio. Racconta un episodio, di cui era stato protagonista Padre Pio a San Giovanni Rotondo, avvalorato da diverse testimonianze, proprio sulle presenze demoniache.
Poi, un’altra stilettata. Riferita alla situazione locale. «Ci sono stati furti sacrileghi, segnali preoccupanti nella nostra città. È stata anche danneggiata una statua della Madonna: qualcuno ha rotto il piede della Vergine che schiaccia il serpente. Sono episodi su cui bisogna riflettere, sui quali chi si sente un buon cristiano ha il dovere di riflettere».
Nella «Città delle cento chiese», l’allerta sulla presenza delle sette sataniche diventa, quindi, pubblica e palese. Tanto che un sacerdote, durante l’omelia domenicale, avverte il bisogno di mettere in guardia i suoi fedeli. «Non serve nascondersi o far fìnta di niente – aggiunge frate Enzo – bisogna reagire con l’unica arma che abbiamo a disposizione: la nostra fede e la missione che ci è stata affidata, quella di essere “profeti” nel mondo».
Le parole del frate, grande devoto di Padre Pio e, anche, consigliere spirituale del Modica calcio, sembrano lasciare il segno tra i fedeli che, alla fine della santa messa, commentano l'”allerta”, soffermandosi sull’episodio raccontato nell’omelia e su altri riportati dalle cronache: il furto di un candelabro nella chiesa di San Giovanni Battista; le irruzioni notturne, senza un’apparente spiegazione, al Santuario della Madonna delle Grazie e nella chiesa del Santissimo Salvatore. Atti vandalici, tentativi di furto o che altro? Il clero locale non vuole sbilanciarsi. Anzi. Va molto cauto nel darne una valutazione.
«Attenzione a sollevare polveroni -ammonisce il vicario foraneo, don Umberto Bonincontro – potrebbe trattarsi, nella maggior parte dei casi, dei soliti bulli di paese o, anche, di stupidi tentativi di emulazione nei confronti di squallidi episodi che si sono verificati nelle città vicine. Per quanto ne so, non mi sembra che a Modica sia stata ufficialmente segnalata la presenza di “sette sataniche” o di gruppi riconducibili a questo genere di cose. Fanno bene i parroci a mettere in guardia i fedeli, ma l’importante è non creare inutili allarmismi che potrebbero portare ad una valutazione esagerata di un fenomeno che resta, in ogni caso, da condannare in modo tassativo, senza tentennamenti».
Non vuole andare oltre, don Umberto Bonincontro e si riserva di parlare di questi “segnali” con il vescovo, monsignor Giuseppe Malandrino.
Ma, intanto, in città, il parroco della chiesa di Santa Maria, padre Giuseppe Sortino annuncia una visita che può essere catalogata come storica: il 23 aprile, festa del copatrono, San Giorgio, sarà a Modica il grande esorcista, padre Gabriele Amorth. L’appuntamento è al campo sportivo «Vincenzo Barone» dove è in programma un raduno che viene considerato quasi un evento. Semplice coincidenza o qualcosa di più?
CONCETTO IOZZIA

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