Il consiglio comunale di Modica ha aderito, con voto a maggioranza, al Gruppo di Azione Costiera (GAC) “Dei Due Mari” con sede in Portopalo per l’attuazione di una strategia di sviluppo locale partecipativo a valere sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) 2014-2020.
Gli obiettivi che si pone il GAC sono: a) valorizzare, creare occupazione, attrarre i giovani e promuovere l’innovazione in tutte le fasi della filiera dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura; b) sostenere la diversificazione all’interno e all’esterno della pesca commerciale, l’apprendimento permanente e la creazione di posti di lavoro nelle zone di pesca e acquacoltura; c) migliorare e sfruttare il patrimonio ambientale delle zone di pesca e acquacoltura, inclusi gli interventi volti a mitigare i cambiamenti climatici; d) promuovere il benessere sociale e il patrimonio culturale nelle zone di pesca e acquacoltura, inclusi la pesca, l’acquacoltura e il patrimonio culturale marittimo; e) rafforzare il ruolo delle comunità di pescatori nello sviluppo locale e nella governance delle risorse di pesca locali e delle attività marittime.
Presenti diciannove consiglieri il civico consesso si apre con una comunicazione del presidente Garaffa che informa che a Noto si terrà dal 13 al 15 ottobre un convegno internazionale dal titolo ”Bioetica, pensare il corpo, abitare il corpo” a cui parteciperà nel ruolo di relatore e invita i consiglieri ad essere presenti.
Poi informa che la conferenza dei capigruppo sui doposcuolisti è stata fissata per mercoledì 5 ottobre alle ore 16,30, e la seduta del consiglio comunale con all’ordine del giorno la relazione della Corte dei conti slitta a lunedì 10 ottobre in quanto venerdì 7 ottobre sono assenti alcuni consiglieri e il segretario generale.
Poi ha sollevato un problema che sta assillando il mondo agricolo modicano con la presenza di un parassita che sta distruggendo i carrubeti, argomento che sarà affrontato in consiglio.
La riunione di stamani, in seduta urgente,e per l’adozione del GAC (gruppo di azione costiera).
Oggi, infatti, scade il termine di adozione, e il presidente Garaffa denuncia il ritardo con cui la documentazione è arrivata all’attenzione degli uffici di presidenza e i commissari non sono posti nella condizione di poter approfondire gli argomenti.
Invita l’amministrazione a essere più sollecita nel trasferimento degli atti, diversamente sarà costretto all’invio di un rilievo, che denuncia l’atteggiamento dell’amministrazione, all’assessorato regionale agli Enti Locali.
Il consigliere Michele Colombo condivide le precisazioni del presidente Garaffa. Oggi, ultimo giorno utile, il consiglio è chiamato dall’amministrazione a un’assunzione di responsabilità che, viste le presenze, non riguarda tutta la maggioranza nel senso chela presenza dell’opposizione mantiene il numero legale in aula. Quindi se l’opposizione uscisse il punto non si potrebbe approvare. Come presidente della quinta commissione rileva che questa mattina c’erano due soli componenti. Assente l’assessore all’urbanistica Giorgio Belluardo, che è anche consigliere, e proponente l’argomento che non ha delegato alcuno.
Perciò non c’è rispetto per la commissione visto che con il consigliere Cavallino si è dovuto prendere atto delle assenze e quindi della mancata riunione della quinta commissione che doveva fornire parere.
Il consigliere Vito D’Antona rileva che non sono arrivate le risposte, come da impegno, alle interrogazioni scritte da parte dell’amministrazione, specificatamente dall’assessore Giorgio Belluardo, per cui invita il presidente Garaffa a comunicare quest’omissione all’assessorato agli Enti Locali e annuncia un’azione legale i cui sviluppi potrebbero mettere in dubbio la permanenza di qualche assessore.
L’assessore all’urbanistica non è nelle condizioni di tenere rapporti con il consiglio, continua D’Antona, e invita il sindaco a sfiduciarlo e a toglierli la delega.
Malgrado si fosse due volte impegnato a dare risposte alle interrogazioni gli perviene, sabato pomeriggio, via e mail “dei pezzi di carta” senza alcun crisma di ufficialità.
Non si ha rispetto per le persone e non si può pensare di prendere in giro i consiglieri. L’assessore non deve fare replica con le parole; necessario negare con gli atti sulle accuse e non intende ascoltarlo se l’assessore Belluardo prendesse la parola.
Il presidente Garaffa invita il consigliere D’Antona a rimanere in aula.
Il consigliere Tato Cavallino rimarca il fatto che uscirà dall’aula ogni qual volta l’assessore Belluardo prenderà la parola, non accetta atti di arroganza vedi l’assenza in commissione.
Mentre l’assessore Belluardo era al bar, invece di venire in commissione dove il consigliere Cavallino e il presidente Colombo hanno aspettato invano che qualcuno venisse per discutere il punto all’ordine del giorno del consiglio.
Chiede le dimissioni dell’assessore Giorgio Belluardo e non prenderà parte, per protesta, alla discussione sull’argomento.
L’assessore Belluardo nella replica, prende atto delle contestazioni e prende atto che i due consiglieri sono usciti dall’aula dopo le accuse rivolte. Questo è il concetto che hanno di democrazia e il significato contorto del dialogo e del confronto.
Le risposte scritte alle interrogazioni sono state protocollate il giorno dopo con destinazione i consiglieri interessati e quindi solo per un fatto tecnico non sono al momento in loro possesso.
Le copie informali che voleva consegnare, il consigliere D’Antona non li ha volute. Le accuse mosse non sono rispettose del rapporto consigliere – amministrazione.
Chiede scusa al presidente della commissione Colombo per l’assenza in commissione; si è incontrato al bar con i commissari e quindi subito dopo è rientrato in Comune per affrontare l’argomento.
Il presidente Garaffa invita l’assessore Belluardo di consegnare “brevi manu” le risposte alle interrogazioni in consiglio.
L’Assessore Belluardo conferma quanto si è impegnato a fare e quindi valuta irriguardoso l’atteggiamento dei due consiglieri.
La consigliera Ivana Castello ritiene che la contestazione dei consiglieri sia giusta visto che gli è stato inviato un documento alla pec non protocollato e quindi non senza alcun valore. Denuncia che gli assessori non hanno rispetto dei consiglieri.
L’Assessore Giorgio Belluardo invita il presidente Garaffa che è venuto in possesso delle copie delle risposte alle interrogazioni fornite nei tempi dovuti e renderle note ai consiglieri interroganti. Il presidente Garaffa assume impegno a inviare le risposte alle interrogazioni, protocollate, ai consiglieri comunali. E lo stesso assessore che illustra il GAC dei “ Dei Due Mari” che sono oggetto di finanziamento da parte dell’UE. Sono otto i comuni che aderiscono, Portopalo, Pachino, Avola, Modica, Scicli, Noto, Ispica e Pozzallo. Aiuti ai pescatori e interventi infrastrutturali alle coste a supporto della pesca, la riqualificazione ambientale al sistema marino che riguarda sicuramente Marina di Modica e Maganuco che possono rientrare nei fondi previsti (2014/2020). Oggi scadono i termini per aderire al regolamento e quindi condividere lo statuto. Al GAC partecipano oltre gli enti istituzionali anche le associazioni. Auspica che la proposta possa essere condivisa dal consiglio comunale atteso che lo strumento può intercettare i finanziamenti europei in una fattispecie importante visto che riguardano le spiagge e le nostre coste.
Quindi ritiene necessario aderire e quindi deliberare sull’argomento.
La consigliera Ivana Castello chiede al segretario generale se è previsto un impegno di spesa che non è presente in delibera. Il segretario replica che al momento non è previsto un impegno di spesa.
La consigliera Castello sostiene che il regolamento prevede gli impegni di una partecipazione con una quota.
Il sindaco sottolinea che quella di oggi è un’adesione di subentro al GAC già costituita e non è previsto per i Comuni che entrano oggi alcun impegno di spesa né per oggi, né per il futuro. La consigliera Castello invita ad inserire nella delibera la risposta del primo cittadino visto che per legge l’ente, oggi, non può affrontare una spesa di questo genere.Il segretario generale precisa che adesso si tratta solo di un’adesione che non comporta alcuna spesa e questo si può inserire nell’atto.
Il consigliere Vito D’Antona rileva la cattiva abitudine di presentare i documenti l’ultimo giorno utile e non sarebbe la prima volta: basta pensare ai documenti contabili. La delibera 176 di giunta di adesione al GAC è stata adottata il 5 settembre scorso e non c’era indicazione di portarla in consiglio e poteva arrivare nel civico consesso anche il 20 settembre. Invece perviene all’ultimo giorno e se la delibera non si vota oggi il GAC andrà avanti e non perderà i finanziamenti. Il comune di Modica può aderire anche tra sei mesi. Riferendosi al presidente Garaffa sostiene che non si doveva prestare a questa strategia dell’amministrazione.
Nel merito rileva che lo statuto precisa che i centri interessati devono essere zona di pesca. Si chiede quante imprese di pesca ci sono a Modica atteso che il territorio non ha una produzione ittica e una marineria che si occupa di pesca.
Quindi il GAC non è un progetto rivolto alla città in quanto non è una zona di pesca. Non intende sottostare a questa strategia. Nella delibera c’è scritto che una volta che il comune aderisce deve pagare la quota e non si conosce la cifra.
Il sindaco, sostiene D’Antona, ha ammesso che né ora né mai l’ente dovrà pagare.
L’art. dieci dello Statuto riferisce che trai compiti dell’assemblea ordinaria stabilisce le quote annuali che i soci partecipanti devono pagare per mantenere i costi degli organi statutari del GAC. Rivolgendosi al segretario generale e alla PO avverte che si potrebbe creare un debito fuori bilancio. Alla presenza di un piano di equilibrio che è sempre sotto controllo, alimentare oggi una spesa per gruppi di azione per un progetto che riguarda solo le zone di pesca gli appare un forte rischio. La delibera se approvata va trasmessa alla Corte dei Conti per quanto previsto dalla legge. Il presidente Garaffa per la questione posta dal consigliere D’Antona ha sostenuto e sostiene il rilievo che il consiglio comunale e le commissioni non abbiano avuto il tempo adeguato per discutere sugli atti.
E se si continua così, annullando le prerogative del civico consesso, farà un elenco degli atti che sono arrivati in ritardo e le invierà all’assessorato agli enti locali. Il consigliere Giorgio Falco chiama all’unità il consiglio comunale che ribadisce l’importanza di adesione al GAC in quanto non riguarda solo le zone di pesca.
D’Antona ha omesso dal dire che Modica potrà riqualificare le coste in termini di pulizia e di tutela comprese anche le dune. Puntualizza che giovedì 29 settembre la prima commissione, tutti presenti i commissari, ha affrontato l’argomento e quindi si dissocia dalla denuncia del presidente Colombo.
La consigliera Ivana Castello ribadisce che i rilievi del consigliere D’Antona hanno dato risposta alle sue perplessità di ordine finanziario. Chiede chiarezza al segretario generale su quest’argomento per capire dove sta la giusta previsione
Tutto il consiglio, dunque, deve assicurarsi sul fatto che l’atto non comporta e non comporterà impegno di spesa che va inserito in delibera. Il comune oggi non può spendere nulla in quanto sottoposto a gestione provvisoria e quindi deve affrontare solo spese necessarie.
Il consigliere Michele Colombo rileva quello che è accaduto. La prima si è potuta riunire con la presenza dell’assessore Belluardo e la quinta no. Il sindaco intervenendo afferma che ha ereditato un comune in cui non si sapeva cosa voleva dire partecipare ai bandi europei e comprende perché oggi si pensa allo sviluppo e quindi a ricercarne i finanziamenti.
Tutto questo comporta l’applicazione di strategie comuni tra territori contigui come in questo caso; un progetto che va da Avola a Plaja Grande accomunati da un indirizzo unico. E’ l’occasione per tutelare e valorizzare le coste, tre chilometri e trecento metri, di Marina di Modica e Maganuco e rispondere alle aspettative di 55mila abitanti. Alla presenza di un progetto pronto e quindi capace di essere finanziario bisogna essere contenti. Hanno chiesto al Comune di Modica di aderire a questo progetto e si è stati consequenziali approvando in giunta prima e in consiglio dopo l’atto di adesione. E’ evidente che la questione dei finanziamenti va valutata successivamente atteso che la formule di compartecipazione non sono fisse. Alla consigliera Castello contesta che non è entrata nel merito dell’argomento affrontando una questione economica che non esiste al momento e l’ha fatto anche in nome del PD visto che è la capogruppo. Invece di pensare allo sviluppo della città, ci si oppone a questo.
Il consigliere Michele Colombo ritiene che il sindaco voglia far passare un messaggio, con il solito comizio elettorale, che è quello che prima di lui l’ente non ha mai fatto politica utile a intercettare i bandi comunitari. Non gli risulta, come da promessa elettorale, che esista un ufficio comunale destinato a individuare finanziamenti comunitari. L’ente oggi non può assumere impegni economici di alcun tipo.
Non esiste alcuna pregiudiziale sul GAC ma dubita sugli sviluppi. Basta pensare al progetto TA.MO, progetto Modica – Taormina sul turismo che fine ha fatto?
La consigliera Castello ribadisce che ogni delibera deve rispettare prima la legge e qui interpreta il pensiero di tutto il PD presente in consiglio. Chiede che si aggiunga in delibera che l’adesione è gratuita oppure se c’è un impegno di spesa lo si indichi.
Il segretario generale riferisce che l’assemblea non ha stabilito quote d’entrata per i nuovi associati; né esiste al momento il pagamento una quota annuale. Ove esistesse in futuro questa necessità il sindaco potrebbe valutare il recesso dal GAC. Al momento non c’è alcun rischio di un impegno finanziario alla presenza di una gestione provvisoria dell’ente.
Il presidente Garaffa chiede al segretario se si può inserire in delibera il fatto che né oggi né in futuro saranno richiesti impegni di spesa?
Il segretario generale ritiene che illogico sostenere che domani non si potrà sostenere una spesa atteso che il finanziamento destinato al Comune potrebbe importare un impegno finanziario da parte dell’ente.
Il presidente Garaffa invita a formulare un emendamento in questa direzione.
Il consigliere Colombo valuta che il Comune di Ispica in dissesto, ha aderito all’iniziativa a condizione che questo non comporti impegni di spesa a carico di quell’ente. Questa è una proposta che può essere acquisita.
Il consigliere Vito D’Antona seguendo il filo del ragionamento del sindaco chiede che fine ha fatto il piano spiagge visto che ha parlato di un progetto pronto, escludendo nei fatti che Modica è una zona di pesca.
Non è vero che il Comune non abbia mai attinto ai fondi comunitari.
Amministratori precedenti hanno fatto finanziare l’attuale mattatoio della zona D con il Patto per l’Agricoltura, ovvero con fondi europei e a costo zero per il comune così come il centro servizi della zona artigianale finanziato dalla Regione siciliana con fondi europei.
Questo è il lavoro delle precedenti amministrazioni e si vedono; questo dimostra che il sindaco non s’informa ed è lui che non ha fatto entrare nel territorio neanche un centesimo di finanziamenti dell’UE.
Il consigliere Piero Covato annuncia la presentazione di un emendamento.
La consigliera Ivana Castello presenta l’emendamento esclusivo all’adesione al GAC che “è gratuita e non comporta, né comporterà alcun impegno di spesa”.
Dopo una sospensione di dieci minuti, alla ripresa dei lavori sono presenti diciannove consiglieri.
Il consigliere Piero Covato ritira il proprio emendamento in quanto in nome della maggioranza aderisce a quello presentato dai consiglieri di opposizione.
Si vota sull’emendamento che è approvato all’unanimità dai consiglieri con venti voti favorevoli.
Il consigliere Tato Cavallino non partecipando alla discussione annuncia il voto di astensione perché l’iter dell’atto è stato incompleto nel senso che non si è data spiegazione sull’adesione al GAC.
Si registra la scarsità politica dell’assessore all’ Urbanistica Belluardo che accusa invece il consigliere di non avere la dignità di sostenere il confronto in aula. Cavallino rimarca al consigliere che il suo è un rilievo politico e non personale come invece ha fatto l’assessore nei suoi confronti.
Se quanto chiarito in consiglio fosse stato fatto in commissione si sarebbe guadagnato del tempo. Fa rilevare al sindaco che chi c’era prima di lui ha intercettato finanziamenti europei.
Il consigliere Michele Colombo annuncia il voto di astensione poiché l’atto è arrivato in grande ritardo in consiglio dimostrando che la maggioranza ha poco rispetto dell’opposizione che oggi mantiene il numero legale della seduta consentendo all’atto di essere votato.
Il consigliere Vito D’Antona dichiara l’astensione. Avrebbe voluto votare a favore poiché si tratta di intercettare un finanziamento, purtroppo sulle argomentazioni di questa mattina non si è risposto né si vuole essere contrari a un’opportunità.
Il consigliere Piero Covato si rammarica del fatto che si tratta di una delibera che dovrebbe unire maggioranza e opposizione. Annuncia il voto favorevole della maggioranza perché si crede nell’adesione al GAC.
La delibera è approvata a maggioranza con tredici voti a favore e otto astenuti.
La delibera è dotata con la stessa votazione d’immediata esecutività.
La seduta, a questo punto, è sciolta.
L’Ufficio Stampa