A San Giacomo (Ragusa) i residenti puliscono le strade. Chiavola: “Le sollecitazioni fatte al comune al momento vane”

La pulitura delle strade da parte dei residenti della frazione di San Giacomo

“Ancora una volta i residenti di San Giacomo a Ragusa si sono visti costretti ad adoperarsi per sgomberare le strade dai cespugli e dal fango che ha letteralmente ristretto la viabilità delle carreggiate.

Tutto ciò continua a rappresentare un vero e proprio pericolo per la normale circolazione stradale. E la cosa assurda è che devono pensarci i residenti a sanare le anomalie. Mentre l’amministrazione comunale che cosa fa?”. A denunciarlo è il consigliere comunale del Pd, Mario Chiavola, che, allo stesso tempo, non perde l’occasione per ringraziare i cittadini i quali, a titolo assolutamente gratuito, si sono dati da fare con mezzi e lavoro propri per risolvere la situazione. “I residenti di San Giacomo, tra l’altro – continua Chiavola – si chiedono come mai il Comune non proponga una manifestazione d’interesse destinata ad aziende agricole della zona con regolarità di posizione per pulire e scerbare le strade. D’altronde, una procedura simile è stata utilizzata nella vicina Modica. Con risultati interessanti. E con cifre che non supererebbero di molto il centinaio di migliaia di euro si potrebbe fare in modo che ogni azienda partecipante si occupasse di un tratto di strada della lunghezza di alcuni chilometri. E ciò per tutto l’anno. Abbiamo invece appurato che è stato pubblicato un bando dell’ammontare di oltre 900mila euro. Non sappiamo a che punto è l’iter e quando i risultati potranno avere concrete ricadute sul territorio. Non dobbiamo dimenticare che mancano circa sei mesi alla fine del mandato e che abbiamo avuto modo di constatare la perpetua assenza dell’amministrazione comunale di Ragusa nell’adempimento dei più semplici servizi ai cittadini residenti. Aggiungo che, nel maggio del 2014, era stata presentata una interrogazione in merito dall’intero gruppo consiliare del Pd. Ma sulla questione era arrivato un laconico diniego come risposta da parte dell’amministrazione comunale. Tutto ciò, era stato spiegato, per mancanza di fondi. Mentre sappiamo che, in realtà, non è così”.

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