Inaugurata stamani al Castello di Donnafugata la mostra di abiti antichi “Belle Époque: mito e moda della gioia di vivere”

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Piume, fiocchi, cappelli e paillettes caratterizzarono la moda della Belle Époque, il tempo d’oro che dagli ultimi decenni dell’Ottocento fino alle porte del primo conflitto mondiale coltivò i concetti di libertà, di conoscenza e movimento. I viaggi intercontinentali, l’arte, le invenzioni, le esposizioni internazionali rappresentarono la cifra dell’epoca con i loro simboli, come il mitico Orient Express, ed espressioni come l’Art Nouveau e lo stile bohemien. Nascono i manifesti pubblicitari, la produzione di massa, la radio, il cinema, il vaccino per la tubercolosi, l’impressionismo, il futurismo.

Questa è l’atmosfera ricreata nella mostra di abiti antichi “Belle Époque: mito e moda della gioia di vivere”, inaugurata stamani al Castello di Donnafugata di Ragusa, alla presenza del vicesindaco Massimo Iannucci, di alcuni consiglieri comunali, di cultori e appassionati d’arte. La mostra, che potrà essere visitata fino alla fine di marzo, è stata curata dall’arch. Giuseppe Nuccio Iacono che ha illustrato ai presenti il filo conduttore dell’esposizione di abiti antichi appartenenti alla collezione Arezzo di Trifiletti, oggi di proprietà comunale. Tra i capi più prestigiosi quello appartenente a Franca Florio, del musicista Pietro Floridia e dell’enfant prodige Willy Ferrero, che all’età di 6 anni fu uno dei più acclamati direttori d’orchestra del mondo dell’epoca. Per l’occasione potrà anche essere visitata per la prima volta la stanza di Ignazia Arezzo di Crescimanno, duchessa di Albafiorita e sorella di Corrado Arezzo De Spuches. “La mostra è organizzata come percorso museologico, costruendo un dialogo continuo tra contenuto e contenitore – ha spiegato il curatore Nuccio Iacono –
Lo spirito della Belle Époque lo ritroviamo proprio in questo sito. In alcuni giornali dell’epoca, come la Gazzetta di Caltanissetta del 1° settembre 1901, si parla del Castello di Donnafugata come un luogo dove ferve la vita, la cultura, dove si danno balli, giochi, opere teatrali non rappresentate altrove”. Il vicesindaco Massimo Iannucci ha sottolineato il felice connubio tra l’impegno dell’ amministrazione comunale ed il prezioso lavoro svolto dall’arch. Iacono e dai suoi collaboratori il cui risultato è la creazione di eventi culturali di grande respiro ed interesse per i cittadini ed i tanti visitatori che giungono ogni anno da ogni parte del mondo.
A collaborare l’arch. Giuseppe Nuccio Iacono Simona Occhipinti, Antonio Sortino Trono, Giuseppe Cosentini, Giancarlo Tribuni Silvestri, la dott.ssa Daniela Sgarioto.

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