A Ragusa “A tavola con …il Diabete”

diabete

Il Lions Club – Ragusa Host, in collaborazione l’Università delle Tre età di Ragusa e la Parrocchia Preziosissimo Sangue N.S.G.C. –, ha promosso per lunedì 11 dicembre 2017 alle ore 18.00 presso il Centro Pastorale “Giovanni Paolo II” – Parrocchia Preziosissimo Sangue N.S.G.C. – Ragusa, l’evento: “A tavola con …il Diabete” relaziona Salvatore Burrafato, diabetologo e presidente dell’UNITRE Ragusa.
L’Aiad –Associazione Italiana Assistenza ai Diabetici di Ragusa partecipa all’incontro; infatti subito dopo il dibattito effettuerà lo screening per la misurazione della glicemia. L’Aiad ha raccolto con interesse l’invito a collaborare apportando un concreto contributo. L’indice glicemico indica quanto un alimento fa salire la glicemia, il carico glicemico «corregge» il valore considerando la quantità effettivamente ingerita: se scegliamo un cibo a basso indice glicemico ma ne mangiamo tanto, alla fine la quota di zuccheri da smaltire sarà comunque alta.

Mantenere basso indice e carico glicemico dei pasti significa non affaticare il pancreas e la produzione di insulina, ottenendo una glicemia stabile e senza picchi, combinazione che previene il diabete ma anche i tumori, la depressione, l’aumento di peso. Non ammalarsi di diabete o, se la glicemia è già pericolosamente oltre la soglia, controllare meglio gli zuccheri nel sangue: riuscirci è più semplice di quanto si pensi ed è possibile seguendo poche regole quando ci si siede a tavola. Un’alimentazione sana e senza rinunce o divieti, che tutti dovremmo seguire per rimanere in salute: ormai è evidente, infatti, che mantenere la glicemia stabile senza «picchi» eccessivi è il segreto non solo per gestire il diabete, ma anche per mantenere un buon metabolismo e non ingrassare.

Il diabete è una malattia cronica, caratterizzata dalla presenza di alti livelli di glucosio nel sangue, causata da un alterato quantitativo o funzione dell’insulina.

La tipologia di diabete maggiormente diffusa è quella di tipo 2. Rappresenta circa il 90% dei casi di questa malattia.

Se nei primi anni del duemila, il 59% della mortalità era attribuibile alle malattie non trasmissibili, come il diabete, nel 2030 si stima che il 69% dei decessi sarà legato alle patologie croniche. Tuttavia, mentre la mortalità per tumori e malattie cardiovascolari è in diminuzione, quella per diabete cresce dell’1,1% all’anno fra gli uomini e dell’1,3% fra le donne. Puntare i riflettori su questa patologia è sempre di più una priorità sia attraverso programmi specifici, come previsto dal Piano Nazionale sulla prevenzione, sia attraverso la promozione di stili di vita salutari, che ha come obiettivo la maggiore diffusione possibile di scelte di vita salutari, incentivando soprattutto l’attività fisica e la sana alimentazione.

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