Tari a Ragusa, Sonia Migliore (Lab 2.0): “Ennesimo indicatore negativo, bisogna pensare ai rifiuti come risorsa”

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“Il fallimento, annunciato, del Movimento 5 Stelle nella nostra città è certificato ormai da tutti gli indicatori più importanti, non ultimo quello dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva: siamo primi in Sicilia e terzi in Italia per pressione fiscale, nello specifico per quanto concerne la TARI. Ma da almeno tre anni il Lab 2.0 denuncia che saremmo arrivati a questo punto”. Lo dichiara il portavoce del Laboratorio politico 2.0, il Consigliere comunale Sonia Migliore, commentando le allarmanti notizie di stampa sull’argomento.

“Lo diciamo da tempo – continua Migliore – le politiche grilline in materia di rifiuti sono state disastrose e il fatto che la tassa dei rifiuti, per norma nazionale, sia a totale carico del contribuente (differentemente da come era in passato) non vuol dire che la si debba aumentare a dismisura. Anzi, bisognerebbe affrontare la questione pensando che i rifiuti sono una risorsa. Cosa che ha Ragusa non si è fatto. Basti pensare che la percentuale di raccolta differenziata ha registrato, in quattro anni e mezzo, un incremento minimo, dal 17 al 20%, a dispetto delle buone intenzioni propagandate dall’Amministrazione Piccitto. Questo vuol dire che poco o nulla si è fatto nella direzione di far spendere di meno ai cittadini. Come Lab 2.0 abbiamo fatto una petizione popolare per chiedere che venisse abbattuta la pressione fiscale e, in Consiglio comunale, abbiamo fatto approvare (insieme ad altri) un atto di indirizzo a questo scopo. E invece ci ritroviamo con bollette da quasi 500 euro a famiglia, le più alte di Sicilia, al terzo posto in Italia, per un servizio che non è affatto migliorato nel tempo. Di Maio diceva che eravamo primi nei trasporti… Forse parlava della pressione fiscale!”.
“Come Lab 2.0 – conclude – siamo stanchi di ascoltare un’amministrazione che ha una percezione del reale completamente lontana da quella che hanno, invece, i cittadini ragusani: ci auguriamo che questi ultimi dati facciano sì che si possa registrare un’inversione di tendenza, anche se nutriamo forti dubbi in proposito”.

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