Ragusa. Giovanni Denaro si dimette da Segretario Provinciale del Partito Democratico

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Giovanni Denaro ha rimesso il mandato di Segretario Provinciale del Partito Democratico nelle mani della direzione per agevolare l’apertura del dibattito all’interno dell’Unione provinciale che per quattro anni ho avuto il privilegio di guidare. Preso atto dei nuovi assetti del Partito democratico,all’indomani del congresso nazionale, dichiara Denaro, lascio la guida del partito con l’auspicio che continui a essere un partito inclusivo.
Un partito che si basi su quel principio fondamentale di una testa un voto, che non dia adito a personalismi e che non arrivi a fomentare odio, delusioni e divisioni.
In questi 4 anni sono state tante le persone che mi hanno aiutato, un grazie va a loro e in particolare a Gaetato Gaglio,   Angela Barone  e a Pippo Di Giacmo. Con molti di loro, la primavera scorsa le strade politiche si sono separate con grande mio dispiacere, ma ho inteso sempre rispettare le scelte altrui.

Un particolare grazie Denaro lo rivolge a Totò Zago, “uomo di altissimo spessore sia politico che umano”. 
“Ringrazio, inoltre, tutto il gruppo dirigente del PD di Vittoria per avermi sostenuto in ogni momento e iAngelo Fraschilla per il meticoloso lavoro di tesoriere.
Per ultimo, ma non per importanza, prosegue Denaro, rendo grazie al Segretario Regionale Fausto Raciti, che mi ha sempre sostenuto e supportato in tutte le questioni politiche che si sono prospettate in questi quattro anni.
Infine il mio ringraziamento va ai Sindaci, ai Deputati,​sia nazionali che regionali,
per la costante collaborazione.
Ma è con immenso affetto che saluto tutti i tesserati e militanti del Pd per l’energia, la forza e l’entusiasmo che mi hanno trasmesso in questi anni e per avermi fatto vivere questa esperienza con esclusivo spirito di servizio, senza secondi fini, il tutto al fine di onorare quel partito che ho contribuito a fondare con tanti di loro.
Mi congedo con l’auspicio di un partito sempre più unito, democratico e forte, prossimo alle esigenze dei cittadini, alle fasce sociali più deboli e ai lavoratori”.

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