Piano regolatore generale di Modica. Il Pd: “Siamo al ridicolo”

modica corso umberto

“La vicenda della variante del piano regolatore di Modica sta rasentando il ridicolo”. Lo dice il Partito Democratico di Modica riferendosi, appunto, allo strumento urbanistico redatto trentacinque anni fa, dopo varie peripezie, e finalmente adottato da un commissario ad acta e pareva essere finalmente giunto alla sua definitiva approvazione.
Si tratta di una previsione urbanistica vecchia e molto superata dalla realtà che nel frattempo a Modica si è venuta a edificare tant’è che dopo la sua approvazione si deve necessariamente mettere mano alla redazione di una nuova variante.
“Mai però – denunciano i Dem – avremmo potuto pensare che anche questa volta il piano rischia di non essere approvato grazie all’inerzia, dolosa o colpevole,

di quest’amministrazione e della maggioranza che la sostiene.
Infatti, il comitato regionale per l’urbanistica con la delibera n. 57 dell’11 ottobre scorso ha sollevato parecchie perplessità sul piano da approvare e le ha comunicate al Comune di Modica il quale ha tempo sino al 22 novembre 2017 per contro dedurre.
Le controdeduzioni devono essere necessariamente ratificate dal consiglio comunale che si vede giungere solo a quattro giorni dalla scadenza una delibera che appare ai più una presa d’atto delle decisioni formalizzate dalla regione.
A nostro sommesso parere una delibera comunale- e questa in particolare- non può essere considerata tecnicamente come una controdeduzione che invece andrebbe supportata da elementi tecnici ed eventualmente da pareri tecnico-legali.
Andremo incontro o alla bocciatura del piano o alla sua approvazione limitatamente ad alcune zone (A, B0, B1, Br1) con classificazione delle restanti zone tutte a zone agricole di tipo E.
La situazione appare anomala e se tutto ciò fosse confermato rischia di condurre la città nel caos urbanistico a medio termine”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa