S. Croce Camerina: droga già pronta per il weekend. Arrestato dai Carabinieri

LAHOUAG HAZEM

I Carabinieri che ieri sera hanno eseguito un servizio a largo raggio nel territorio di Santa Croce Camerina, territorio da sempre oggetto di attenzioni per le attività di spaccio di stupefacenti, tanto che nell’anno 2016 sono state portate a termine, dai Carabinieri di Ragusa, due importanti operazioni antidroga, denominate “Kamarina Drug 1” e “Kamarina Drug 2” che si sono concluse con l’arresto di oltre 50 persone per reati connessi allo spaccio di stupefacenti. Nel corso del servizio sono state effettate numerose perquisizioni, sia all’interno di abitazioni che a bordo di veicoli fermati nel corso dei numerosi posti di controlli istituiti sulle principali strade della cittadina. Proprio nel corso di una queste perquisizioni i militari hanno tratto in arresto in flagranza di reato Sultana Ben Hazaum, 20 anni, tunisino, trovato in possesso di oltre 25 grammi di hashish pronta per lo spaccio.

In particolare i Carabinieri stavano monitorando da diversi giorni un soggetto, la cui presenza era stata più volte notata nei pressi dei luoghi conosciuti come piazze di spaccio. Per tale motivo decidevano di fermarlo per eseguire una perquisizione, a seguito della quale veniva rinvenuta la sostanza stupefacente destinata al mercato dello spaccio, che nascondeva in una tasca del proprio giubbotto, già suddivisa in 18 stecchette pronte per la vendita al dettaglio.
Il soggetto, al momento del fermo, era sprovvisto di qualsiasi documento di d’identificazione e, per tale motivo, i militari lo identificano sulla base delle generalità da lui fornite oralmente. Una volta condotto in caserma, però, il soggetto veniva sottoposto ad accertamenti dattiloscopici e gli venivano prelevate le impronte digitali, che venivano inviate al casellario centrale d’identità. Proprio tale accertamento consentiva di stabilire che il soggetto, nel momento in cui veniva controllato, aveva fornito ai Carabinieri delle false generalità, poiché le sue impronte digitali corrispondevano a quelle di Sultana Ben Hazaum, denunciato per ingresso illegale a Lampedusa nel settembre del 2016 e respinto alla Frontiera. Lo stesso veniva quindi arrestato anche per il reato di false attestazioni sull’identità personale e, al termine delle formalità, veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa su disposizione del PM della Procura di Ragusa, Giulia Bisello.
Lo stupefacente sequestrato, verrà invece inviato presso il Laboratorio Analisi dell’ASP di Ragusa, per i previsti esami finalizzati ad individuarne il principio attivo.

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