Modica: La polizia denuncia un modicano che aveva trasformato un’abitazione in “casa del piacere”.

Materiale sequestro prostituzione

La Polizia del Commissariato di Modica, nella giornata di ieri, ha denunciato all’Autorità Giudiziaria un modicano di 58 anni, già noto per i suoi precedenti di polizia in materia di favoreggiamento della prostituzione, poiché ancora una volta aveva consentito l’esercizio di tale attività all’interno di una abitazione del centro storico di sua proprietà.

Le indagini del Commissariato di Modica sono state avviate qualche giorno addietro a seguito delle segnalazioni di alcuni residenti che avevano notato un insolito andirivieni di uomini nei pressi di una piccola casetta, sia nelle ore diurne che in quelle serali, dove venivano notate trasferirsi, per brevi periodi di tempo, diverse donne straniere.
A seguito delle segnalazioni ricevute gli uomini del Commissariato di Modica, coordinati dal dirigente, predisponevano mirati servizi di osservazione e appostamento registrando, nel monolocale attenzionato, la presenza di una brasiliana di 40 anni, mai vista prima in questo comune.
L’irruzione nell’immobile abitato dalla straniera consentiva agli Agenti di Polizia di identificare, nel pomeriggio di ieri, un cliente che aveva già ottenuto una prestazione sessuale in cambio di denaro.
La conferma che nel monolocale del centro storico venisse esercitato “il meretricio” arrivava dalla perquisizione effettuata nell’abitazione ed il cui esito portava al rinvenimento di diversi profilattici, frustini, materiale per giochi erotici ecc., utilizzati dalla straniera per svolgere la propria attività.
Il materiale predetto e la somma della prestazione venivano posti sotto sequestro.
L’attività investigativa svolta a Modica dalla Polizia di Stato portava quindi ad accertare l’esistenza di una illecita attività di favoreggiamento della prostituzione da parte del modicano che, consapevole dell’utilizzo dell’abitazione ceduta in affitto a straniere provenienti da altre regioni d’Italia, lucrava ingenti somme di denaro.
E’ stata la stessa prostituta a raccontare in seguito agli agenti del Commissariato di aver pagato al proprietario del monolocale una pigione di 350 euro per una sola settimana di utilizzo.
Si ribadisce ancora una volta come la collaborazione offerta da parte di alcuni cittadini, circa la presenza di una situazione anomala, abbia consentito alla Polizia di Stato di bloccare l’attività illecita posta in essere dall’uomo e di contrastare una ulteriore fattispecie di reato sul territorio modicano.

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