“Un momento delicato. Dobbiamo stare uniti il più possibile. E cercare di trovare le motivazioni che ci hanno fatto giocare con grande intensità le prime gare di questa stagione che, adesso, è diventata tutta in salita”. Parola dell’allenatore dell’Asd Città di Ragusa, Filippo Raciti,
il quale è sincero nell’evidenziare che la prestazione della squadra azzurra, a differenza di altre volte, non lo ha soddisfatto. Chissà, forse è il fatto che il tecnico, essendo squalificato, non può incitare nella maniera dovuta i suoi dalla panchina ma debba accontentarsi della tribuna, fatto sta che ieri a Messina, sul campo del Camaro, non si è vista all’opera la solita formazione azzurra, quella che corre dal primo all’ultimo minuto. Saranno state anche le assenze di Rimmaudo e Scerra, oltre che di Ascia, a condizionare il rendimento dell’organico ma, al di là del risultato, non era il solito Città di Ragusa. E’ finita 1-0 per i padroni di casa del Camaro che nella ripresa sono passati al quarto d’ora e che poi si sono fatti sotto cercando anche il raddoppio. “Adesso si fa dura – commenta Raciti – ma sbaglieremmo a demoralizzarci perché questa squadra ha in sé le potenzialità per tirarsi fuori dalle secche della classifica. E lo dimostreremo nel modo migliore. Certo, le assenze hanno pesato sebbene chi sia sceso in campo ha cercato di fare del proprio meglio. Ma quello di ieri non era il Ragusa che conosciamo, non era la squadra che voglio combattiva sino all’ultimo, con gli occhi iniettati di sangue in qualsiasi situazione. Abbiamo sbagliato l’approccio. Eppure con il Camaro ce la saremmo potuta giocare sino in fondo se solo fossimo stati al top della condizione. Ma il calcio è anche questo. E ne siamo consapevoli. Ora dovremo essere bravi noi a fare in modo che questa delusione si trasformi in rabbia agonistica già dalla prossima partita quella che disputeremo tra le mura amiche contro il Città di Sant’Agata. Proveremo a recuperare la dovuta forma mentale nel corso della settimana, l’approccio caratteriale più adeguato a fronte di un avversario che si annuncia molto attrezzato. Dipende tutto da noi. Non temiamo nessuno se giochiamo macinando un pallone dietro l’altro. Sono certo che ci risolleveremo e che vinceremo la prima gara nel campionato di Eccellenza”.