Festeggiati al Comune di Ragusa i cento anni del reduce di guerra Giovanni Dimartino

giovanni di martino

Una folla di parenti, amici e autorità si è stretta stamani attorno a Giovanni Dimartino per festeggiare i suoi cento anni. Classe 1917, partecipa alla seconda guerra mondiale come cavalleggero del III Savoia Cavalleria in Francia, Iugoslavia e Russia, dove viene fatto prigioniero. Ritorna a casa dopo una prigionia di 4 anni nei campi russi. La cerimonia si è svolta presso l’aula consiliare, alla presenza di rappresentanti delle autorità, delle associazioni di polizia, dei combattenti e reduci.

A tracciare brevemente la sua storia di combattente è stato il presidente della sezione provinciale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Enzo Buccheri. Auguri, congratulazioni ed affetto sono stati espressi dal presidente della federazione provinciale dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, Leonardo Lo Monaco, dal vicario del Prefetto, Concetta Caruso, dal presidente del consiglio comunale, Antonio Tringali. “Oggi non siamo qui solo per fare gli auguri al nostro concittadino – ha rimarcato il sindaco Federico Piccitto nel suo intervento augurale – ma stiamo celebrando un patrimonio fatto di umanità e di esperienza che appartiene a tutta la comunità ragusana. La testimonianza di vita di Giovanni Dimartino, che oltre ad essere stato un coraggioso combattente ha lavorato per tanti anni nel mondo della scuola, rappresenta un valore da conservare e custodire a memoria di tutti”. Anche il presidente del consiglio comunale Antonio Tringali sottolinea il merito e l’orgoglio di un traguardo così ragguardevole: “ i cento anni del nostro concittadino riassumono tantissimi motivi per essere felici e fieri.
Giovanni Dimartino è prima di tutto, però, un combattente. È un reduce di guerra e ha fatto parte di tutte quelle persone in vita o ahimè cadute sul campo che ci rendono orgogliosi ogni giorno per il sacrificio compiuto”. Di poche parole il festeggiato che ha ringraziato tutti i presenti per avergli dato “questo onore”. A fine cerimonia, il primo cittadino ha donato a Dimartino una targa, mentre il presidente Tringali ha regalato una pubblicazione del Castello di Donnafugata.

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