Capitale della Cultura: Catania, Siracusa, Modica e Noto unite nella “corsa”

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Il 16 settembre i Sindaci di Modica, Noto, Catania e Siracusa terranno una conferenza stampa congiunta per presentare ufficialmente la candidatura unitaria a “Capitale Italiana della Cultura 2020”. Un momento per tanti versi storico che si è concretizzato al termine della riunione tenutasi venerdi 11 agosto nella Sala degli Specchi del Comune di Noto.

Le quattro Città erano rappresentate rispettivamente da Giancarlo Poidomani, dal Sindaco di Noto Corrado Bonfanti e dal suo assessore alla Cultura Frankie Terranova; dall’assessore Orazio Licandro e da Paolo Patanè per il capoluogo etneo; dall’architetto Giuseppe Di Guardo per la Città di Siracusa.Presente anche Luca Introini in rappresentanza di Federcultura (che segue per conto del comune di Noto l’iter della candidatura).
Ha aperto i lavori l’assessore Terranova il quale ha spiegato il senso della riunione e della proposta di fare “sistema” presentando una unica candidatura che comprenda le città di Catania, Siracusa, Noto e Modica. Noto presenterebbe la propria candidatura (poiché il bando prevede che a presentare il dossier e la domanda sia una singola città) solo da un punto di vista formale e “burocratico” ma il “braccio operativo” di tutto l’iter sarebbe il Distretto culturale del Sud-Est (di cui Noto ricopre la presidenza). Il senso dell’operazione è appunto quello di dimostrare che una diversa governance del territorio (in questo caso quello del Val di Noto o del Sud-Est che dir si voglia), condivisa sinergica e corale, è possibile, in primo luogo a partire dalla valorizzazione del patrimonio storico-artistico-paesaggistico-culturale di un territorio vasto e strategico per quanto riguarda l’offerta turistica della Sicilia orientale.
“Ho dichiarato la disponibilità di Modica ad aderire – commenta Giancarlo Poidomani – soprattutto nella convinzione che oggi è necessario superare la logica del “campanile” per valorizzare il patrimonio storico, culturale, paesaggistico di un territorio ricco di tradizioni, arte, storia, enogastronomia, letteratura, folklore. Siamo stati tutti d’accordo con la proposta dell’assessore Terranova, facendone rilevare l’importanza e l’aspetto virtuoso di un progetto che si presenta come possibile modello per la Sicilia di un governo del territorio che superi gli angusti confini amministrativi”.
Dopo varie proposte dei presenti riguardanti le possibili parole-chiave del dossier che andrà predisposto entro il 15 settembre (eredità culturale e paesaggio; cittadinanza Unesco; coesione sociale; inclusione e diritti; resilienza; ri-guardare (nel senso di rispettare e guardare con un nuovo sguardo) si è convenuto che le città di Catania, Siracusa, Noto e Modica presenteranno insieme il dossier della candidatura (anche se formalmente sarà Noto la città capofila, in quanto città a capo del Distretto culturale del Sud-Est) e che, nell’eventualità di una conclusione positiva di tale iter, le risorse finanziarie verranno messe a bando pubblico per finanziare i progetti previsti dal dossier. Entro il 25 agosto i quattro comuni forniranno a Patanè un proprio contributo in termini di proposte e di contenuti per arricchire il dossier della candidatura e individuare alcuni testimonial a sostegno della stessa. “Siamo soddisfatti di questa unione di intenti che si è palesata durante la riunione – dichiara il vicesindaco Giorgio Linguanti – come ci ha illustrato Poidomani. Purtroppo abbiamo sentito troppe chiacchiere in questi ultimi giorni, molta ironia gratuita, addirittura c’è chi ha messo pure in dubbio l’esistenza di un vero progetto tra queste quattro Città. Pazienza, noi continuiamo a lavorare per la nostra strada pensando come sempre al bene comune. Modica si è affidata ad un validissimo rappresentante e tutto il mondo della cultura cittadina verrà coinvolto nel progetto perchè non ci deve essere unità di intenti solo a livello intercomunale ma anche all’interno della città stessa”.

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