Calcio, Promozione. Città di Ragusa, il presidente: “La nostra avventura finisce qua”

La nostra avventura con il calcio, durata tredici anni, finisce qua. E non perché non ci sia entusiasmo. Ma perché, purtroppo, non esistono le condizioni per potere andare avanti. Abbiamo fatto il possibile per aggregare forze nuove, drenare le risorse necessarie verso il progetto di crescita del movimento calcistico in città.

Purtroppo non ci siamo riusciti. E di tutto ciò ci rammarichiamo e ce ne scusiamo. Ma, davvero, è inutile proseguire oltre. Non è giusto tirare a campare. Siamo abituati a fare le cose per bene. Quindi, non essendoci più la cornice adatta, preferiamo tirare i remi in barca e passare la mano. Da questo momento in poi chi vuole può farsi avanti per traghettare la società verso i lidi che merita la città di Ragusa. Altrimenti, saremo costretti, ahinoi, a chiudere il sodalizio”. E’ il contenuto dell’intervento, tutto d’un fiato, fatto questa mattina dal presidente del Città di Ragusa, Giovanni Vitale, durante la conferenza stampa, tenutasi al Bar Savini, convocata per la comunicazione di importanti novità. Insomma, il calcio, a Ragusa, rischia di nuovo di morire se non ci sarà qualcuno pronto a rilevare le sorti di un gruppo che ha fatto bene per tanti anni e che, però, si è reso conto di non potere più proseguire oltre. Assieme al presidente Vitale, anche il vicepresidente Angelo Paternò e il direttore sportivo Massimiliano Vitale. Entrambi avevano rassegnato le dimissioni dai rispettivi ruoli nei giorni scorsi. “Ci dispiace – ha sottolineato Paternò – che anche il presidente Vitale sia stato costretto a prendere atto di questo disinteresse nei confronti del calcio da parte della città di Ragusa. Credeteci, ognuno di noi ha fatto il possibile per cercare, sino all’ultimo, di scongiurare tale evenienza. Lasciamo un titolo che ha comunque il novanta per cento di probabilità di potere essere ripescato nel campionato di Eccellenza. Evidentemente, non avevamo le spalle talmente robuste da potere compiere un passo così importante. Eppure abbiamo dato tutto, ci siamo messi di buzzo buono a soddisfare le richieste dell’intero ambiente. Certo, nel corso della stagione abbiamo subito delle ingiustizie nonostante qualcuno si sia affrettato a precisare che dovevamo chiedere scusa, non si capisce per quale recondita ragione, al presidente del comitato regionale della Figc come se lo avessimo insultato per chissà cosa quando, invece, abbiamo soltanto posto una questione reale. E dire che ad avanzare queste rimostranze è stato chi, a dirla tutta, avrebbe dovuto tutelarci”. Il diesse Vitale ha poi aggiunto: “Ci dispiace che la vicenda calcistica del Città di Ragusa abbia preso questa piega. Di certo, nessuno di noi l’ha voluto ma è l’unica strada che possiamo percorrere. Non ci piacciono i salti nel buio. In tutti questi anni abbiamo dimostrato con quanta serietà e professionalità è stato portato avanti il sodalizio e, soprattutto, non abbiamo maturato alcun debito nei confronti di chicchessia. Proprio per questo, non possiamo cominciare adesso a cambiare il nostro modus operandi. E, piuttosto che creare qualcosa che non avrebbe futuro, abbiamo preferito lasciare adesso con il ricordo di un bel campionato, quello scorso, che abbiamo rischiato di vincere sino in fondo”. In ultimo, il presidente Vitale ha ringraziato dirigenti, tifosi, sponsor e Comune di Ragusa per il sostegno ricevuto. “E’ stata una gran bella esperienza – ha concluso – che speriamo possa essere ripetuta da altri”.

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