Visita in provincia di Ragusa di una delegazione della Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere del Parlamento Europeo.

visita Femm

Il Prefetto Maria Carmela Librizzi congiuntamente al Vicario del Questore Nicola Spampinato ed al Dirigente Servizio XVI – Centro per l’Impiego di Ragusa Giovanni Vindigni, ha ricevuto una delegazione di eurodeputati, incaricati dal gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo, facenti parte della Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere, in visita in questa provincia nell’ambito di una missione in Italia finalizzata acquisire approfondite informazioni sui temi dei diritti delle donne.

La delegazione, coordinata dall’eurodeputata spagnola Garcia Perez Iraxte, era composta da altri tre europarlamentari DANCILA Viorica, ARENA Maria e MARTIN Edouard provenienti rispettivamente dalla Romania, dal Belgio e dalla Francia.

Nel corso dell’incontro – che ha avuto luogo dopo una riunione organizzata dalla stessa delegazione durante la mattinata con i rappresentati del privato sociale interessati alle tematiche oggetto di esame – sono stati affrontati taluni aspetti riguardanti nello specifico il fenomeno della violenza contro le donne e del traffico di donne a scopo di sfruttamento lavorativo/sessuale e le problematiche connesse al loro accesso ai servizi.

In particolare nella circostanza il Prefetto, dopo aver delineato sul piano generale le caratteristiche della provincia iblea sul piano demografico e sociale, con richiamo alla consistenza numerica della popolazione femminile e della elevata incidenza di presenze straniere riferita ai singoli contesti comunali e alle etnie di appartenenza, ha illustrato la
situazione relativa al sistema socio-economico provinciale della provincia di Ragusa, connotato da una forte vocazione agricola, settore trainante dell’economia locale connotato da un impiego consistente di lavoratori extracomunitari, tra cui molte donne proveniente dall’est Europa, soprattutto romene.

A tal proposito non è mancato il riferimento al fenomeno delle donne straniere vittime di sfruttamento lavorativo sessuale, le quali indotte dai magri salari, accettano di vivere in abitazioni fatiscenti messe a disposizione a titolo gratuito ed a compensazione integrativa della complessiva retribuzione dai datori di lavoro, argomento questo poi ampiamente trattato e oggetto di confronto con gli ospiti.

Ci si è altresì soffermati sull’impegno profuso in questi ultimi anni nell’attivazione di tutte le misure volte a ricercare riscontri – anche per il seguito giudiziario – del fenomeno in questione e della sua reale dimensione, ai fini della programmazione di una mirata strategia di interventi sia sul piano preventivo che repressivo, anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni del terzo settore operanti in materia.

Tutti i componenti la delegazione, nell’evidenziare le finalità della loro missione e l’esigenza di avere notizie approfondite notizie sul fenomeno – ritenuto maggiormente degno di considerazione quale quello dello sfruttamento delle donne ai vari livelli – al fine di contribuire alla elaborazione di linee di politica europea per meglio affrontarlo, hanno sottolineato la valenza degli interventi sin qui posti in essere da tutti i soggetti istituzionali e non, manifestando vivo compiacimento per l’attenzione riservata alla specifica problematica delle lavoratrici rumene e per le iniziative assunte al riguardo.

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