Fillea Cgil: Il settore edilizio rimane vittima di una profonda crisi. Cascone: “Nel nostro territorio esistono le condizioni per superarla”

Franco Cascone

Dall’inizio della crisi 600.000 italiani sono andati all’estero, più del 50% sono meridionali, non contando quelli che si sono trasferiti al nord loro per cercare fortuna . Un’altra notizia che ci fa preoccupare ancora di più e che al sud un cittadino su due è a rischio povertà, considerando che la regione più colpita è la Sicilia con la perdita di 150.000 posti di lavoro.

Questo è un dato che ci deve fare riflettere. Questa crisi ha colpito tutti i settori produttivi, ma in modo particolare il settore delle costruzioni che a tutt’oggi stenta a ripartire. A denunciare la vicenda è il segretario Generale Filla CGIL Franco Cascone.
Grosse aziende del settore laterizi, lapidei, legno e cemento presenti nel nostro territorio che avevano nel proprio organico 100 lavoratori oggi, dopo le necessarie ristrutturazioni, contano dai 10 ai 20 lavoratori.
Penso che sia necessaria una vera e propria conferenza programmatica per costruire un’efficace correlazione tra il settore dell’edilizia e altri comparti produttivi (basti l’esempio della riconversione ecologica e il risparmio energetico).
Per quanto riguarda le opere in corso nel nostro territorio, prosegue Cascone, possiamo evidenziare subito che sono iniziati i lavori del collegamento aeroporto di Comiso – strada statale 514.
Questo ci fa sperare anche perché finalmente dopo tanti anni, a fine 2017 inizio 2018, potrebbero essere aperti i cantieri della Catania – Ragusa.
Già è stato elaborato il progetto definitivo, ora al vaglio della conferenza di servizio, che dovrebbe portare al progetto esecutivo, dopo l’estate.
Insieme al Prefetto di Ragusa, al Presidente del Cas e all’impresa appaltatrice, attraverso riunioni permanenti, si sta lavorando affinché i lavori della Rosolini – Modica possono essere completati nei tempi previsti, ma delle notizie che arrivano pare ci siano difficoltà a incassare SAL scaduti per circa 15.000.000 di euro da parte del Cas alla ditta appaltatrice: Ciò potrebbe significare il blocco del cantiere per il mancato pagamento delle ditte sub appaltatrici e i fornitori di calcestruzzo e di ferro.
La costruenda Rosolini – Modica, la Catania – Ragusa e il collegamento con l’aeroporto Comiso potrebbero essere l’occasione per una risposta occupazionale per il comparto Edile e delle costruzioni che in questi anni hanno subito una crisi pesantissima.
L’aspetto decisivo per il rilancio del nostro settore è rappresentato dalla nostra capacità di coinvolgere l’opinione pubblica, le istituzioni locali a partire dei sindaci.
Il messaggio che dobbiamo trasmettere che ancora oggi il lavoro nell’edilizia, e settori collegati, rappresenta un formidabile effetto moltiplicatore di reddito e di ricchezza per gran parte delle nostre comunità.
Non si tratta oggi di stimolare in modo disordinato l’edilizia abitativa, bensì di fare una battaglia popolare per il completamento e ampliamento delle strutture viarie, nonché di avviare una grande opera di manutenzione e di ristrutturazione del patrimonio pubblico come scuole, uffici, enti vari e centri storici.
E’ naturale pensare che l’incremento del lavoro attraverso gli investimenti pubblici crea le condizioni affinché una parte dei redditi venga impiegata nella ristrutturazione dell’edilizia privata.
Più soldi circolano, più le persone sono disponibili a migliorare la propria abitazione come statistica indica.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa