Archiviato il caso del maxi furto compiuto a Ispica ai danni del Castello Bruno di Belmonte

Tribunale di Ragusa

Archiviazione decisa dal Gip per gli indagati sul furto avvenuto nel gennaio 2014 presso il maxi stabile della famiglia Bruno di Belmonte a Ispica, Come si ricorderà si è trattato di un ingente quantitativo di oggetti trafugati

mobili dell’800, oggetti di gran valore in oro e argento, numerosi quadri ad olio su tela e legno, gioielli vari, nonché due auto, una Mercedes classe «A» ed una Rolls Royce d’epoca ed infine due carrozze d´epoca, di cui una fu subito recuperata dai Carabinieri nell´ambito dell´inseguimento agli autori del colpo, che riuscirono a fuggire. Qualche tempo dopo anche La «Rolls Royce» fu trovata da agenti del commissariato di polizia di Pachino nei pressi di un casolare abbandonato vicino al paese.

Il furto ammontava a circa 150 mila euro. Furono iscritti nel registro degli indagati nove persone. Trattasi dei tre fratelli Giuseppe, Giovanni e Claudio Aprile. Con loro altre sei persone Giorgio Scollo, Alessandro Mallia, Gaetano Gennuso, Giovanni Caruso, Alex Greco e Angelo Lauretta, tutte di Portopalo di Capo Passero.

L´attività di indagine si era svolta con metodi classici come l´esame di persone informate sui fatti e con metodi attuali, quali l´esame delle celle di aggancio dei cellulari, ciò nonostante, nel mese di ottobre del 2016 il Pubblico Ministero ebbe a presentare richiesta di archiviazione, prontamente opposta dalla persona offesa dal reato Francesco Bruno di Belmonte. A seguito di ciò il gip del Tribunale di Ragusa aveva fissato un´apposita udienza, che si è tenuta lo scorso 18 Maggio, all´esito della quale lo stesso giudice si è riservato di decidere. Ora il Gip Andrea Reale ha sciolto la riserva, disponendo, l´archiviazione del procedimento a carico di tutti gli indagati

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