Bilancio comunale di Modica e Corte dei Conti. La maggioranza: “Dall’opposizione affermazioni gravi e lesive del ruolo delle istituzioni”

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La Corte dei Conti ha rilevato la mancata verifica sulla situazione finanziaria per il non invio delle relazioni. I consiglieri comunali di maggioranza spiegano come sono andati i fatti partendo da un punto cruciale, cioè la delicata situazione debitoria dell’Ente che risale al 2008 con l’approvazione del rendiconto dell’anno 2007 pari a circa 24 milioni di euro di debiti. “A metà 2013 si insediò l’amministrazione Abbate ed avendo per legge la facoltà di poter rimodulare il piano e prevedere nuove misure, presentò una nuova rimodulazione del piano 2012. Questa ulteriore rimodulazione venne trasmessa alla commissione degli enti locali e alla Corte dei Conti e qui rimase ferma fino ad ottobre del 2015 quando la Corte ci disse: il piano viene approvato, ma ci riserviamo di valutare i risultati che l’ente conseguirà il prossimo anno 2016,

attraverso dei monitoraggi semestrali. Il Collegio dei revisori dei conti, che è la longa manus della Corte dei Conti, deve rappresentare i risultati conseguiti dall’ente attraverso un monitoraggio, le cui relazioni devono essere presentate il 15 gennaio e il 15 luglio. Il vecchio Collegio non riesce ad elaborare la relazione entro il 7 luglio per problemi di tempistica, nel mese di ottobre si insedia il nuovo Collegio che ha svolto un copioso lavoro dovuto ai numerosi atti che nel frattempo si sono accumulati, non inviando la relazione del primo semestre 2016 perchè ritiene che verrà superata con la presentazione della relazione del secondo semestre ma questa, arriverà in ritardo alla Corte cioè ad aprile 2017. La Corte dei Conti quindi si è trovata a non poter monitorare il 2016 perché l’ultimo atto revisionato è di fatto il rendiconto 2014, ciò non può essere addebitato all’Amministrazione”.
Le affermazioni, ritenute strumentali, di alcuni consiglieri di opposizione che avevano sostenuto che “le Relazioni e i Questionari 2015 e 2016-2018 non sono stati trasmessi perché, probabilmente, il Sindaco voleva lasciare nel limbo il fatto di aver continuato ad amministrare come in passato”, sono assolutamente gravi e lesive anche della dignità del Collegio che è un organo responsabile che non si lascia condizionare e non ha bisogno di alcun “badante”, vengono a questo punto rigettate dai consiglieri di maggioranza e dai capigruppo della stessa maggioranza, Piero Covato, Giovanni Cappello Rizzarello e Lorenzo Giannone. “E’ un’insinuazione molto grave perché nessuno avrebbe potuto permettersi di insistere sul lavoro del Collegio che comunque è un organo indipendente dalle amministrazioni ed è illogico prendersela con il Sindaco nel rapporto con il Collegio.
I consiglieri ribadiscono che l’ente per le misure correttive aveva un piano di riequilibrio in atto che sta rispettando, e anche la Corte dice che le misure vanno adottate in sede di programmazione cioè in sede di bilanci di previsione”.
Nel frattempo a Palazzo San Domenico si continua a lavorare e la Commissione Bilancio del Comune riunitasi giovedì pomeriggio ha approvato la nuova rimodulazione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale 2013-2021 ai sensi dell’art. 1 comma 434, della legge n. 232/2016. Luigi Giarratana in qualità di Presidente della stessa Commissione Bilancio evidenzia il dato positivo della nuova rimodulazione che consentirà, tra le altre cose, di spalmare il disavanzo in trent’anni anziché in dieci, con un maggiore respiro finanziario all’Ente. Martedì 30 maggio è già stata fissata la prossima seduta del Consiglio Comunale che avrà il compito di esaminare e votare la nuova rimodulazione, successivamente la parola passerà Corte dei Conti.

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