Emergenza medici di pronto soccorso: l’Asp Ragusa chiede all’assessorato regionale di fare le prime assunzioni

aricò

La Direzione strategica dell’Asp Ragusa, in virtù delle imminenti ulteriori cessazioni di rapporto di lavoro di personale medico, dal 1 giugno 2017, nella struttura di Pronto Soccorso “Riccardo Guzzardi” di Vittoria, ha esperito, con solerzia, numerosi tentativi per risolvere il problema prima della scadenza. Infatti sono state attivate numerose procedure volte al reperimento del personale medico da destinare al Pronto Soccorso: dall’indizione di procedure selettive per il reclutamento di personale a tempo determinato, alla richiesta di personale dei reparti di cardiologia e medicina, dello stesso ospedale, chiedendo la disponibilità di svolgere, in regime di attività aggiuntive, la propria attività lavorativa nel Pronto Soccorso. È stato anche richiesto ad altre Aziende sanitarie regionali di poter utilizzare, per affidamento di incarichi a tempo, le eventuali graduatorie vigenti. Purtroppo tutti i tentativi, ad oggi, non hanno risolto il problema.

La Direzione, preoccupata per l’approssimarsi della scadenza, per scongiurare il rischio di interruzione dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza e il ridimensionamento del volume di prestazioni in una struttura strategica come l’ospedale di Vittoria, ha prontamente investito le istituzioni: l’Assessorato Regionale della Salute – Dipartimento per la Pianificazione Strategica e la Presidenza della VI Commissione “Servizi Sociali e Sanitari” dell’Assemblea Regionale Siciliana. È stata inviata una richiesta formale di autorizzazione, in deroga, ad assunzioni a tempo indeterminato di personale medico da assegnare al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vittoria in quanto, in atto, sussistono graduatorie ancora valide.
«Ho interpellato, telefonicamente in merito, il Dirigente generale del D.P.S. dell’Assessorato, Ignazio Tozzo, che mi ha garantito anche a nome dell’Assessore la massima attenzione alla richiesta» dichiara il Direttore Generale, Maurizio Aricò.

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