Nomine dirigenze Sanità. Dep. Lorefice: «Il Governo corregga il tiro sugli incarichi dirigenziali e apicali del SSN garantendo trasparenza»

Deputata nazionale Marialucia Lorefice

Incarichi di dirigenti sanitari e amministrativi nel SSN. Porta la prima firma della deputata del M5S Marialucia Lorefice, membro della Commissione Affari Sociali, l’interpellanza urgente ai ministri della Salute e per la semplificazione e la Pubblica amministrazione. Un’interpellanza che il M5S ha ritenuto necessaria e urgente alla luce dell’atto di segnalazione,

ancora inascoltato, fatto da Cantone ben quattro mesi fa e della concomitante dichiarazione d’incostituzionalità della cosiddetta “delega Madia”. «In buona sostanza i dirigenti del SSN -spiega la parlamentare Lorefice-, a legislazione vigente, godono di una clamorosa e inaccettabile esenzione tanto dalle regole della trasparenza, funzionali a prevenire la corruzione, quanto dalle regole di imparzialità nella loro selezione. Con l’interpellanza -sottolinea la parlamentare Lorefice- chiediamo al Governo di cogliere l’occasione di modifica del decreto legislativo sulla dirigenza sanitaria. Modifica resa necessaria dalla dichiarazione d’incostituzionalità della cosiddetta “delega Madia”.
         Ci teniamo a precisare che l’interpellanza che abbiamo rivolto al Ministro è urgente non perché la ritiene tale il M5S bensì l’Anac e il suo depotenziato Presidente Raffaele Cantone che, già nel mese di dicembre, ha fatto un preciso atto di segnalazione al Parlamento e al Governo. L’ANAC ha, infatti, segnalato che le disposizioni sulla trasparenza degli incarichi dirigenziali come introdotte o modificate dalla “delega Madia” nel 2016, non si applicano alla dirigenza sanitaria.
Tutto questo è inaccettabile relativamente ad un settore, quello sanitario, i cui dirigenti si trovano a gestire ingenti e importanti risorse economiche destinate alla salute dei cittadini e che, per contiguità alla politica e ad interessi politico-elettorali è, più di ogni altra dirigenza, collocata in un contesto a forte rischio di corruzione.
La risposta del Governo -sottolinea la Lorefice- è stata sconcertante e assolutamente insoddisfacente. Avremmo auspicato un chiaro ed immediato impegno: riportare subito i decreti legislativi e correttivi in Consiglio dei Ministri e apportare le modifiche necessarie (e con l’occasione magari correggere anche il depotenziamento fatto all’Anac in materia di appalti da una manina sconosciuta e dare all’Anac un effettivo potere sanzionatorio in materia di trasparenza). Il Governo ammette l’errore ma scarica sull’Anac la responsabilità d’interpretare le leggi e di rimediare ai suoi errori. È chiaro che in uno stato diritto tra le linee guida e la legge prevale la legge. Ci interessa un’immediata assunzione di responsabilità: il Governo corregga le riforme maldestre tanto annunciate ma progressivamente svuotate e corregga i suoi indicibili errori!»

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