Esempio di furbizia italica. Riceviamo e pubblichiamo

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Ormai da diversi mesi a modica, zona sorda, all’incrocio tra la via Emanuele Sulsenti( dove ci sono diverse scuole) e la via Rocciola Scrofani, è stato sistemato un cartello stradale che obbliga , nei giorni di scuola e
secondo i seguenti orari- 7,30-9 e 13-14-le macchine a svoltare a destra, verso la periferia, con l’intento di non creare intasamenti all’incrocio il quale, oltretutto, ha una visibilità ridotta; chi però dal suddetto incrocio deve rientrare verso il centro città, dovrebbe, seguendo la segnaletica obbligatoria, arrivare all’incrocio di Torre Rodosta(lontano e scomodo per girare) o imboccare la Via Cozzo Rotondo( allungando almeno un paio di chilometri).

Ecco allora che affiora l’italica furbizia: appena girato a destra, all’incrocio di cui si parlava, è stata individuata ( a circa trenta metri) una rotatoria virtuale: due piccoli slarghi di due case private contrapposte, dove con una sola
manovra spesso si riesce a fare inversione di marcia, e non importa se in quegli orari di scuola arrivano a girare anche venti-trenta macchine una dopo l’altra, intasando e rallentando il traffico veicolare nei due sensi di marcia, col pericolo di creare incidenti, anche perché la via rocciola scrofani è sempre molto trafficata , poiché è una delle arterie principali di accesso alla città, spesso utilizzata per arrivare allo svincolo autostradale:
cosa succederebbe se la stessa inversione di marcia si facesse in Via Risorgimento, in Via Resistenza Partigiana o al Corso Umberto?. Possibile che si debba tollerare questa cattiva abitudine che sicuramente contravviene il regolamento di
polizia locale e il codice della strada?

lettera firmata

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