Vitalizi dalla Regione Siciliana. Tra i beneficiari anche le vedove degli onorevoli Nino Avola, Corrado Di Quattro e Vincenzo Giummarra

soldi

Tra i 119 assegni di reversibilità erogati a vedove o figli di ex parlamentari della Regione Siciliana c’è anche la moglie dello scomparso(24 anni fa) onorevole Nino Avola, modicano della Democrazia Cristiana. Fa parte delle categorie protette che per legge e come per le pensioni normali ha diritto all’assegno. Stesso discorso per i parenti diretti i ragusani Corrado Di Quattro e Vincenzo Giummarra. Gli altri aventi diritto sono i familiari di Altamore Giovanni, Antoci Carmelo, Avellone Giuseppe, Barbera Giovanni, Barcellona Mario, Basile Filadelfio, Bonfiglio Angelo, Cacciola Natale, Cadili Giuseppe, Cangialosi Domenico, Canino Francesco, Capria Nicola, Cardillo Rosario, Careri Salvatore, Carollo Luigi, Carollo Luigi, Carosia Giovanni, Cefalù Salvatore, Cicero Benedetto, Cilia Salvatore,

Cinà Giovanni, Colaianni Pompeo, Consiglio Antonino, Corrao Ludovico, Cortese Luigi, Costa Elios, Croce Antonino, D’Andrea Giuseppe, D’Angelo Giuseppe, De Grazia Paolo, De Pasquale Pancrazio, Di Cara Pietro, Di Caro Vincenzo, Di Martino Francesco, Di Stefano Paolini, Falci Michele, Ferrante Giuseppe, Galatioto, Galipò Antonino, Ganazzoli Angelo, Ganci Salvatore, Genovese Gustavo, Giacalone Diego, Giubilato Salvatore, Grammatico Cataldo, Granata Luigi, Grande Guido, Graziano Matteo, Gueli Calogero, Gulotta Gaetano, Iacono Rosario, Insalaco Giuseppe, Interdonato Antonino, La Porta Epifanio, Lanza di Scalea, Leanza Vincenzo, Lentini Filippo, Lo Giudice Diego, Maccarrone Pietro, Mantione Carmelo, Marchello Girolamo, Marilli Otello, Marino Antonino, Marino Gioacchino, Marraro Vincenzo, Mattarella Santi, Merendino Achille, Miceli Aldo, Miceli Giuseppe, Modica Antonino, Montanti Antonio, Muccioli Antonio, Nicita Santi, Nicoletti Rosario, Nigro Giovanni, Occhipinti Antonino, Occhipinti Vincenzo, Ojeni Vincenzo, Orlando Giovanni, Palumbo Giuseppe, Paolone Benito, Pivetti Ernesto, Pollicino Giovanni , Pulvirenti Alfio, Ragno Salvatore, Ravidà Nicola, Rindone Salvatore, Rizzo Antonino, Rossitto Feliciano, Russo Calogero, Russo Ferdinando, Russo Michelangelo, Santacroce Concetto, Santagati Orazio,
Santalco Carmelo, Sardo Infirri Aldo, Sardo Modesto, Saso Roberto, Scaturro Girolamo, Sciangula Salvatore, Semeraro Michele, Taormina Franco, Tricoli Giuseppe, Tricoli Marzio,Tricomi Giovanni, Tuccari Emanuele, Ventimiglia Gioacchino, Virga Francesco, Virzì Gioacchino, Xiumè Giambattista, Zangara Andrea. Nino, all’anagrafe Raffaele, Avola scomparve 29 anni fa e la moglie, Angela Zoroschi, percepisce un vitalizio mensile di reversibilità di 8.200 euro.
L’ex parlamentare comisano, Salvatore Zago, in atto percepisce una pensione mensile di 7.900 euro. Pensione che spetta a onorevoli con almeno cinque legislature alle spalle e 20 anni di contributi, con i quali si ha diritto al 68 per cento dell’indennità parlamentare attuale. Più povero il conto corrente dell’ex parlamentare regionale del Pci ragusano Giorgio Chessari e dell’ex parlamentare vittoriese Francesco Aiello che percepiscono ogni mese 6.085 euro spettanti ai deputati con quattro legislature o tre piene. Attenzione: la somma che percepiscono è al lordo.
Vitalizi erogati ad oggi dall’Ars che variano dai 2.900 euro lordi al mese a poco meno di 6 mila euro. Ci rientrano il Ragusano Gianni Battaglia che fu a Palermo dal 1991 al 1996, la moglie dell’ex presidente Peppe Drago, modicano, Giuseppe Giannone, anche questi di Modica, oggi presidente della Camera di Commercio di Ragusa, e poi, sempre per gli esponenti politici iblei, Alfredo Gurrieri, Sebastiano Gurrieri, e Saverio la Grua.
Di recente il presidente dell’Ars Francesco Cascio ha rivoluzionato il sistema pensionistico fissando il tetto dei 65 anni e contributi minimi per dieci anni senza la possibilità di versamenti volontari, il tutto per avere comunque un vitalizio che non supererà il 60 per cento dell’indennità parlamentare (11.703 euro lordi al mese). Tutto questo, però, scatterà solo dalla prossima legislatura. Dunque 9 ex deputati potrannoandare in pensione praticamente subito seppure abbiano un’età compresa tra 50 e 60 anni. Si tratta di Francesco Scoma, Camillo Oddo, Innocenzo Leontini, Michele Cimino, Giovanni Barbagallo, Nino Beninati, Salvino Caputo, Santi Formica e Calogero Speziale, che certamente percepiranno un assegno mensile da oltre 6.800 lordi al mese per la vita. Tutti gli altri deputati in carica, alla prima o alla seconda legislatura, dovranno attendere i 65 anni per avere il vitalizio.

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