I luoghi della memoria come “costruzione antropologica” nel libro di Cesare Lorefice presentato al Caffè Quasimodo di Modica

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Il Caffè Letterario Quasimodo di Modica ha ospitato lo scrittore e poeta Cesare Lorefice, nativo di Mazara del Vallo, cresciuto a Modica, ma che vive ad Adria (Ro), dove esercita la professione di medico. Autore di saggistica, poesia e narrativa, Lorefice collabora con diverse riviste letterarie ed ha al sua attivo parecchie pubblicazioni di poesia e narrativa, tra le quali si segnalano il romanzo storico “L’oro e l’alloro”, che ha vinto il premio nazionale Florio, e il romanzo storico “L’ultimo Chiaramonte”, che nel 2013 ha vinto il premio internazionale “F. Bocchi Locanda del Doge”.

Lo scorso sabato è stato presentato al palazzo della Cultura il suo volume di racconti fresco di stampa, dal titolo “Modica Mazara Adria Milano – Il treno racconta”, ed è stato il prof. Giovanni Di Rosa ad illustrare il volume, puntualizzando aspetti storici e letterari con una interpretazione critica originale ed interessante che ha messo al centro il mito, mentre due attori modicani Saro Spadola e Ornella Fratantonio hanno letto alcuni passi del libro coinvolgendo ed appassionando in modo rilevante il pubblico presente
La serata, animata dal fisarmonicista nonché scrittore Gino Carbonaro che è stato molto apprezzato nella sua esibizione, è stata coordinata dalla poetessa Franca Cavallo.
Nel suo intervento il Presidente del Caffè Quasimodo, Domenico Pisana, ha evidenziato come “l’opera si mostri interessante perché si connota come apprezzabile gesto di recupero memoriale di vicende personali e familiari, ma anche di vicende politiche, sociali, economiche, religiose e culturali delle città al centro della narrazione, le quali approdano, in tal modo, al patrimonio storico collettivo.
Il risultato è un libro che focalizza i fatti principali di un periodo storico vissuto dall’autore con grande partecipazione affettiva, offrendoli al discernimento di ciascuno e alla custodia di una memoria collettiva con un linguaggio lineare, ricco di riferimenti, scrupoloso anche nella ricerca e caratterizzato da una selezione di materiali e di fonti a lui più congeniali”. La serata si è conclusa con l’intervento dell’autore.

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