Ex Provincia di Ragusa. Audizione in Commissione Bilancio all’Ars del commissario Cartabellotta

palazzo della provincia

La seconda commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana ha audito oggi i commissari delle ex province siciliane per avere un quadro chiaro delle criticità finanziarie degli enti nella prospettiva della Finanziaria regionale.

Il Commissario Dario Cartabellotta ha rappresentato la pesante situazione finanziaria del Libero Consorzio Comunale di Ragusa che, a causa del “prelievo forzoso” da parte dello Stato di 17,5 milioni di euro, presenta uno squilibrio finanziario per il 2017 di 13 milioni e 558 mila euro. Altra criticità deriva dalla copertura finanziaria per i servizi degli studenti disabili: il fabbisogno dell’Ente come già relazionato alla Regione siciliana è pari a due milioni e 467 mila euro, mentre le somme allo stato assegnate risultano essere   1.316.531,42 euro con una differenza da stanziare per la copertura della suddetta spesa pari a    1.150.687,54 euro. Su questo aspetto il Commissario Cartabellotta ha ribadito un concetto che la Corte Costituzionale con la sentenza n. 275 del 2016 ha sancito, ovvero di annullare la legge sul pareggio di bilancio se questo comporta l’eliminazione di servizi costituzionalmente garantiti come ad esempio il diritto allo studio per i disabili e la viabilità. “E’ necessario – ha detto Cartabellotta in Commissione – che il dibattito si sposti da un tema ragionieristico ad un tema di valenza costituzionale perché la scelta dello Stato di incassare i proventi della Rca e dell’Ipt col ‘prelievo forzoso’ senza riversare questi proventi sulla comunità iblea non è un principio legittimo. I cittadini della provincia di Ragusa con la tassa sulla Rca e sull’Ipt versano nelle casse dello Stato il loro contributo senza avere nulla indietro dallo Stato, a parte che le ex province impiegano personale dedicato a questo servizio senza che lo Stato contribuisca. Non a caso anche il sindaco della Città metropolitana di Palermo, Leoluca Orlando ha fatto proprio questo ragionamento proponendo un contenzioso costituzionale sul ‘prelievo forzoso’. Qui il tema non è solo quello di pagare gli stipendi ai dipendenti ma di ribadire la priorità dei servizi da rendere alla collettività”. Stante il perdurare di questa situazione sarà difficile predisporre il bilancio di previsione entro il 31 marzo 2017, come stabilito dalla legge, pertanto, qualora non dovessero pervenire auspicabili iniziative normative entro breve termine diverrà inevitabile avviare le procedure previste dalle disposizioni vigenti per gli Enti Locali in squilibrio strutturale nonostante sussista la necessità di effettuare interventi urgenti per la manutenzione delle strade, degli Istituti Scolastici e di ogni altra azione rivolta a non arrecare danni certi e gravi all’Ente ed alla collettività amministrata.

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