La Sezione Specializzata in materia di Impresa del Tribunale di Milano ha accertato la responsabilità delle società Facebook S.r.l., Facebook Inc. e Facebook Ireland LTD per atti di concorrenza sleale nei confronti di Business Competence S.r.l.
e per violazioni del diritto di autore sulla banca dati rappresentata dall’applicazione “Faround” della stessa Business Competence S.r.l. Con tale sentenza, il Tribunale di Milano ha inibito alle tre società del gruppo Facebook ogni ulteriore utilizzo dell’applicazione di Facebook denominata “Nearby” per il territorio italiano ed ha disposto la pubblicazione del dispositivo del provvedimento sui due quotidiani nazionali il “Corriere della Sera” e “Il Sole 24 Ore”, nonché, per almeno quindici giorni, sulla pagina iniziale del sito internet www.facebook.com.. E’ chiaro che si tratta di sentenza di primo grado, dunque non definitiva, che è stata impugnata da parte di Facebook avanti alla Corte d’Appello di Milano che, con proprio provvedimento, ha rigettato l’istanza del noto social di sospensione della provvisoria esecutività della sentenza impugnata. Il giudizio prosegue nel merito.