Le donne e la patologia mentale: due universi, tanto complessi quanto simili, che si incontrano in una mostra che si apre sabato a Modica alla Fondazione Grimaldi

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Dare visibilità a due mondi simili fra loro, ma insieme lontani. E farlo attraverso l’arte, che diventa linguaggio espressivo che riesce ad attribuire sostanza, forma, dimensione, concretezza a ciò che invece è stato, e purtroppo ancora lo è, fragile. Le donne e la psicopatologia: due universi che nel corso del secolo scorso sono stati protagonisti di tante lotte civili, di progressi, di riconoscimenti, pur tuttavia restando “ambienti” difficili, complessi, spesso incomprensibili.

Una mostra vuole rendere omaggio ad entrambi, alle donne e a chi vive una patologia mentale, per cercare di dar luce alla complessità che si cela dietro creature tanto delicate, quanto forti. E’ il progetto-mostra “Questa vita complessa, quasi semplice. Raccontarsi attraverso l’arte”, curato dalla dottoressa Elisabetta Rizza del Centro Diurno Psichiatria di Modica e dal pittore Salvatore Fratantonio, con la collaborazione del Comune di Modica, del Comune di Pozzallo, dell’Asp 7 di Ragusa e della Fondazione Grimaldi di Modica, che sarà inaugurato sabato prossimo, 25 febbraio, alle ore 17.30, al Palazzo Grimaldi a Modica. Due i filoni in cui la mostra si sviluppa: uno dedicato alle donne, appunto, che comprende il lavoro di cinque pittrici che, attraverso le loro opere, raccontano il loro percorso di donne ed artiste, e l’altro dedicato al laboratorio di pittura realizzato da 11 utenti del Centro Diurno, attivato dal maestro Fratantonio e condotto insieme alla giovane pittrice Antonella Giannone, che giunge così alla sua conclusione. La ricerca di libertà, l’essere proiettati in un mondo di relazioni, con tutte le difficoltà che ne conseguono, ma anche la bellezza che ne emerge, raccontare di sé e della propria complessità, sono i temi che accomunano entrambe le sezioni, quasi a dimostrazione che in fondo, pur nella diversità, si è tutti simili. ”Se dovessi trovare una parola che accomuna i due percorsi – commenta la psicologa Rizza – userei “Ricerca”: l’incessante e individuale interrogarsi per capire chi siamo e perché scegliamo. Ma utilizzerei anche “Libertà” che è percorso anch’esso individuale, ma che non può prescindere dalla relazione con gli altri”. All’inaugurazione, dopo i saluti del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, del sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, del direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’ASP 7, Giuseppe Morando e del professore Uccio Barone, presidente della Fondazione Grimaldi, interverranno la dottoressa Rizza, Damiano Giannì, uno degli allievi del laboratorio, il critico d’arte Andrea Guastella e il maestro Fratantonio. Ad accompagnare l’appuntamento anche le musiche degli allievi di chitarra seguiti dalla professoressa Rossella Di Gregorio dell’istituto “Verga” di Modica. La mostra sarà visitabile a Palazzo Grimaldi dal 25 febbraio all’11 marzo, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, domenica 16.00-20.00, e poi dal 18 al 31 marzo presso lo Spazio Cultura Meno Assenza a Pozzallo (stessi orari), con opening sabato 18 marzo alle ore 17.30.

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