Truffa delle melanzane taroccate a Vittoria, le parti civili escluse ricorrono in Cassazione

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Per essere riammessi quali parti civili nel processo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Ragusa, ricorrono in Cassazione. Sono due i ricorsi presentati ai magistrati capitolini “per abnormità”, dopo la esclusione nel processo di primo grado davanti al magistrato Vincenzo Saito, per frode commerciale e contraffazione di prodotti ortofrutticoli, al via lo scorso primo febbraio,

a seguito della denuncia presentata alla Guardia di finanza, nel 2012, dall’agricoltore vittoriese Maurizio Ciaculli, dopo che questi dovette suo malgrado cassette di melanzane con il suo imballaggio e la sua etichetta in alcuni punti vendita tra nord e sud Italia senza che lui le avesse mai vendute ad una catena di grande distribuzione.

Imputati sono il legale rappresentante della piattaforma di Anagni del gruppo Lidl, il rappresentante del gruppo Napoleon e due produttori. Il legale di Altragricoltura, Antonio Ingroia, e l’avvocato di Maurizio Ciaculli, Giuseppe Nicosia, hanno presentato separatamente ricorso in Cassazione contro l’esclusione dalle parti civili.

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