Vittoria, l’incendio dei Tir. Ci sarebbe un disegno criminoso alla base?

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Qualcuno vuole gli operatori del settore trasporto di prodotti ortofrutticoli su gommato di Vittoria. Sono le ipotesi che emergono fortissime dopo l’ultimo attentato incendiario che nella notte tra venerdì e sabato che stava per costare la vita ad un camionista e che ha distrutto tre autoarticolati, danneggiandone un quarto, lascia pochi dubbi al riguardo, specie se si considera che i piromani avevano colpito meno di un mese fa,

ai danni di un’azienda dello stesso settore. Nel primo caso furono incendiati cinque rimorchi. I carabinieri stanno vagliando a fondo la pista della correlazione tra i due eventi criminosi, non tralasciando altre ipotesi investigative e tenendo conto delle immagini delle telecamere di videosorveglianza che potrebbero aver ripreso qualche dettaglio utile in ambito investigativo. L’ultimo incendio doloso dell’altra notte ha colpito la “Nuova Caair”, struttura consortile promossa dalla Cna e ricostituitasi da poco, la cui sede si trova nei pressi del mercato ortofrutticolo di Contrada Fanello. “Vittoria – dicono il presidente della Cna comunale, Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio – è sotto assedio. Un assedio che dura da anni con uno scopo preciso: conquistare il territorio in qualsiasi modo. Il terreno di chi resiste e opera nella legalità si è assottigliato, diventando un moncherino di matita, impossibile oramai da temperare. L’economia sana di questa città – concludono – deve ribellarsi, altrimenti è consapevolmente complice”. Pure il sindaco di Vittoria Giovanni Moscato esprime preoccupazione “Per il clima pesante che si respira in città, come non accadeva ormai da anni. L’incendio doloso dell’altra notte è difatti il secondo in meno di un mese e dunque – conclude il primo cittadino – bisogna mantenere alta la guardia per non far ripiombare la città nei suoi anni più bui costellati da attentati e intimidazioni mafiose”. Tornando alla cronaca dell’atto intimidatorio consumatosi nel cortile antistante l’azienda, come accennato, stava per rimetterci la vita un dipendente, che stava dormendo nella cabina del tir in attesa di partire all’alba. Dal sonno al fuoco è stato un attimo. Il camionista, un 60enne originario della Puglia, ha riportato ustioni su gran parte del corpo. Quando lo sfortunato 60enne si è reso conto di quanto stesse accadendo, le fiamme avevano già avvolto la cabina, rendendo difficoltoso scendere. Solo grazie al veloce intervento dei vigili del fuoco è stata scampata la tragedia. L’uomo è stato quindi trasportato al «Guzzardi» di Vittoria per le prime e urgenti cure e successivamente, data la gravità delle condizioni cliniche, ne è stato deciso il trasferimento al «Cannizzaro» di Catania, dove si trova ricoverato per le ustioni di terzo grado riportate alla testa, alle mani e su parte del torace. L’uomo non è in pericolo di vita, guarirà in un mese. L’incendio è scoppiato poco dopo la mezzanotte e i pompieri hanno lavorato per oltre tre ore prima di avere ragione delle fiamme, tramite l’utilizzo di autobotti per il costante rifornimento idrico. Si è dovuto difatti agire con molta rapidità per evitare che le fiamme raggiungessero i serbatoi carburante, causando potenziali quanto pericolose esplosioni. La celerità delle operazioni, come accennato, ha salvato la vita del camionista ed evitato l’evacuazione della zona, messa in sicurezza. I danni ammontano a circa 300 mila euro, assicurati.

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