RAGUSA. TRASMESSA ALLA REGIONE LA RELAZIONE PER SEGNALARE I DANNI CAUSATI DALL’EVENTO CALAMITOSO DEL 22 E 23 GENNAIO SCORSO

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L’Amministrazione comunale di Ragusa ha trasmesso alla Regione Siciliana una relazione dettagliata predisposta dal dirigente responsabile Della Protezione civile dell’Ente architetto Marcello Dimartino, relativa alla segnalazione dei danni registrati nel territorio comunale in occasione dell’evento calamitoso del 22 e 23 gennaio scorso.

Oltre ad indicare l’ubicazione del sito in cui sono stati rilevati ingenti danni, viene specificata la tipologia dell’intervento che si rende necessario per il ripristino dello stato dei luoghi e la quantificazione del danno stimato. L’ammontare complessivo della richiesta di concessione dei benefici economici previsti dalla legge in occasione di eventi calamitosi è stato quantificato in € 890.600,00.
La richiesta del Comune fa seguito alla delibera approvata dalla Giunta Municipale il 27 gennaio scorso con la quale è stato chiesto al Presidente della Regione Siciliana di proporre alla Giunta Regionale il riconoscimento dello calamità naturale a seguito degli eventi calamitosi dovuti a forti piogge torrenziali e forti raffiche di vento che si erano abbattute sul territorio comunale il 22 e 23 gennaio scorsi.
“L’evento che ha interessato la Sicilia orientale nella due giornate sopraindicati. – si legge, tra l’altro, nella relazione del responsabile della Protezione civile comunale – è stato caratterizzato da forti piogge che, nel comune di Ragusa, hanno subito causato criticità non indifferenti con allagamenti nelle arterie all’interno dell’area urbana, in alcune abitazioni e in edifici adibiti ad attività produttive. Notevoli danni sono stati riscontrati sia nelle zone costiere che nel territorio extraurbano e ai confini col territorio di Modica e Rosolini, in particolare gli alvei dei torrenti Petraro, Mistretta, San Leonardo e dei fiumi Irminio e Ippari risultano carichi di detriti e non più capaci di sopportare nuovi improvvisi apporti di acque meteoriche simili a quelli ricevuti”.
Nella puntuale e dettagliata relazione oltre ad essere indicate la caratterizzazione tipologica e spazio temporale dell’evento, le attività svolte nella fase emergenziale e gli effetti al suolo registrati, viene fatta una stima forfettaria dei costi relativi ad interventi improcrastinabili mirati al ripristino delle condizioni di normalità e interventi mirati alla mitigazione del rischio residuo.
“Lo straordinario evento calamitoso – afferma il Sindaco Federico Piccitto – ha interessato porzioni di territorio che per la loro conformazione sono risultate particolarmente soggette a danni. Numerose infatti le frane registrate in più punti del territorio che hanno compromesso la regolare viabilità sia veicolare che pedonale, così come criticità si sono registrate sui costoni rocciosi franati in più punti.
Il ripristino di numerose carreggiate stradali, la pulizia degli alvei, il potenziamento delle opere di canalizzazione delle acque meteorologiche, la sostituzione di numerosi pali della pubblica illuminazione abbattuti a seguito dell’evento calamitoso, sono alcune tra le opere da realizzare con priorità assoluta. Inoltre danni ingenti sono stati registrati in gran parte dei muri a secco che caratterizzano il nostro territorio, realizzati con pietre posate a secco per la separazione delle proprietà e soprattutto quelli, della stessa tipologia, che delimitano le strade così come i muri di contenimento dei terreni che confinano con i bordi di queste ultime. Il mancato ripristino potrebbe causare già con deboli precipitazioni lo sversamento della terra lungo le strade mettendo a rischio l’incolumità degli automobilisti”.

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