Marialucia Lorefice, M5S: «Il Ministro Lorenzin aveva fretta così ha approvato i LEA senza il parere delle opposizioni. Alla faccia della democrazia e della salute pubblica»

Parlamentare Marialucia lorefice

«L’attesa per l’emanazione dei nuovi Lea è stata assai lunga, 15 anni. Se ne attende ancora, speriamo a breve e senza ulteriori sorprese, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Al momento -spiega la deputata Marialucia Lorefice, Capogruppo M5S Commissione Affari Sociali-, siamo fermi al parere non vincolante della Commissione Sanità di Camera e Senato.

In questi anni -commenta la Lorefice-, abbiamo più volte chiesto l’aggiornamento dei Lea. L’esame del provvedimento e le audizioni degli esperti ci hanno messo di fronte ad una duplice situazione: da un lato l’inserimento di nuove prestazioni, per esempio quelle riguardanti le malattie croniche e invalidanti come l’Endometriosi, l’inserimento di 110 malattie rare e il passaggio di alcune patologie da rare a croniche, come la Celiachia, delle quali non possiamo non essere soddisfatti; dall’altro l’eliminazione di molte altre prestazioni, per esempio quelle riguardanti l’Ipertensione o la prescrizione di plantari e scarpe ortopediche. Eliminazione dovuta a presunte motivazioni scientifiche senza però mai scendere nei dettagli delle stesse dato che, probabilmente, l’unica vera ragione è quella legata alle risorse economiche. 800 milioni, apparentemente tanti ma non sufficienti. Ripropongo -chiosa la Lorefice- l’esempio dell’Ipertensione: eliminando alcune prestazioni riferite a questa patologia, lo Stato avrà un risparmio di circa 16 milioni di euro che di fatto diventano un aggravio di spesa per i cittadini. Il contributo che il Movimento 5 stelle ha voluto dare è racchiuso in una serie di condizioni che, purtroppo, non abbiamo avuto nemmeno la possibilità di sottoporre all’attenzione del Ministro.
A causa di ulteriori impegni la Lorenzin si è limitata, infatti, ad approvare il parere della relatrice. Anni di attesa liquidati in pochi minuti senza lasciar fiatare le opposizioni. Il nostro voto al parere di maggioranza sarebbe stato senz’altro positivo, se non fosse stato sia per l’atteggiamento inaccettabile del Ministro in “fuga” sia per quello ostruzionistico della maggioranza che ha voluto a tutti i costi mettere in votazione quel parere nonostante la nostra richiesta di rinviare al giorno successivo alla presenza del Ministro. L’astensione, pertanto, è stata inevitabile. Certo siamo soddisfatti per l’inserimento di nuove prestazioni nei Lea, daranno sicuramente sollievo a tanti cittadini, ribadiamo, invece, tutta la nostra delusione per l’eliminazione di altre prestazioni a causa delle scarse risorse stanziate. Si continuano a trascurare le necessità dei cittadini e l’impatto che questi tagli avranno sulla salute pubblica a lungo termine. Chi dovrà pagare e non potrà, probabilmente rinuncerà anche a curarsi. Ci saranno pesanti ricadute sulla salute dei soggetti più vulnerabili sia economicamente che in termini di qualità della vita. Del resto basta guardarsi attorno per capire che il sistema sanitario attuale non è né equo né accessibile».

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