Ragusa. “I Petali del Cuore” partecipano all’incontro per pianificare le attività di volontariato

flavio brafa

Le Associazioni del Volontariato della Rete: “I Petali del Cuore” lunedì, 5 dicembre 2016 alle 10, parteciperanno all’incontro organizzato presso il Centro Polifunzionale di informazione e servizi per l’immigrazione – viale Napoleone Colajanni, 69 – Ragusa, per pianificare le attività di volontariato all’interno del Centro.

Un momento ed un’occasione davvero significativa che cade proprio nella ricorrenza del 5 dicembre: Giornata mondiale del volontariato. «Celebrare questa ricorrenza in un luogo, come quella del Centro Polifunzionale per l’immigrazione – sottolinea il presidente della Rete – dr. Gianflavio Brafa – è certamente il modo più bello e significativo. Le Associazioni metteranno a disposizione tutte le proprie competenze e le figure professionali necessarie a garantire a queste persone attività e servizi utili alla loro salute e all’integrazione.»

Da qualche anno, anche nell’ambito del volontariato, nella nostra comunità ragusana si è diffusa la metodologia del fare rete per “unire le forze”, per raggiungere obiettivi che da sola un’associazione non potrebbe raggiungere, anche se le associazioni di volontariato mostrano una ridotta propensione a lavorare insieme. L’avvio della Rete dei Petali del Cuore e la sua successiva costruzione, rappresenta un traguardo per il Volontariato locale. Con la Rete dei Petali si sono raggiunti obiettivi importanti perché si è riusciti ad intercettare, grazie alla sua variegata composizione, prima delle Istituzioni, i bisogni delle persone più deboli e più fragili. A Ragusa è forte la presenza di cittadini stranieri immigrati che hanno scelto di vivere nella nostra città. Per aiutarli a integrarsi meglio nella nostra comunità l’azione della Rete di volontariato è molto importante e di forte sostegno.

Mons. Nervo in una delle sue ultime interviste affermava: «La lotta alle disuguaglianze. L’economista Ermanno Gorrieri, che ha curato il primo rapporto sulla povertà in Italia, diceva che il problema più grave oggi in Italia non è la povertà, ma le disuguaglianze. L’altro problema è l’integrazione culturale e sociale degli immigrati: sono loro il nostro futuro.»

Il Volontariato si racconta ogni giorno. E lo fa in modo silenzioso, con le azioni concrete e lontano dai riflettori. Sono 6 milioni le persone che nel nostro Paese svolgono questa attività per 365 giorni all’anno.

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