Ispica, il “Kennedy” del Pd dissente sulla mancata costituzione del Comune parte civile al processo sui presunti bilanci falsi

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Manifesta il proprio dissenso il Circolo del Partito democratico di Ispica “John Fitzgerald Kennedy” sulla decisione dell’Amministrazione comunale di non costituirsi parte civile nel processo a carico dell’ex sindaco e di altre undici persone per i presunti bilanci falsi al Comune di Ispica che avrà inizio domani al Tribunale di Ragusa.

In base ai ruoli e alle responsabilità i reati contestati sono l’abuso d’ufficio aggravato e continuato in concorso e il falso ideologico in atti pubblici continuato e aggravato in concorso. La segretaria del Circolo dem “Kennedy” Rosanna Pandolfi rileva che i due circoli cittadini si erano espressi per la costituzione del Comune parte civile e chiede un chiarimento sui rapporti fra il partito e i rappresentanti del Pd nelle istituzioni ed una verifica sul profilo di cambiamento che il Pd deve portare avanti nella coalizione che amministra la città.
“La decisione della Giunta, confortata dalla maggior parte dei consiglieri di maggioranza, di non costituirsi parte civile ci trova in netto dissenso”, afferma la segretaria del circolo Rosanna Pandolfi. “Eravamo e restiamo dell’idea – prosegue – che una decisione simile sia contraddittoria per una coalizione che intende rappresentare un cambiamento, una pagina, una “storia” nuova in città, dopo gli anni negativi del centro-destra. Costituirsi parte civile non sarebbe stata una condanna preventiva, ma un atto dovuto di affidamento ai giudici determinato dal fatto che il Comune di Ispica è considerato dai magistrati “parte offesa” e che avrebbe consentito al Comune di fare le debite differenze fra gli imputati, non tutti responsabili allo stesso modo. Dobbiamo prendere atto – continua la segretaria del Circolo Pd “Kennedy” – che la coalizione ha sottovalutato i riflessi politici di questa decisione, che ha ingenerato delusione in molti suoi sostenitori, soprattutto in quelli del Partito democratico. E’ singolare peraltro che i due circoli cittadini si siano espressi per la costituzione del Comune parte civile, mentre buona parte dei rappresentanti istituzionali del Pd abbia deciso diversamente. Non è convincente al riguardo l’affermazione di chiedere i risarcimenti ad eventuale condanna avvenuta: sia pure possibile tecnicamente, dal punto di vista politico è innegabile che siamo di fronte ad una rinuncia a evidenziare la differenza col passato.
Per quanto ci riguarda abbiamo l’esigenza di definire i rapporti fra il partito e i suoi rappresentanti nelle istituzioni e di marcare con chiarezza il profilo di cambiamento del Partito democratico in una coalizione eterogenea nella quale convivono forze politiche e civiche che hanno sensibilità diverse”.

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