Modica, Cavallino: “Sindaco si apra al consiglio e alla città”! Riceviamo e pubblichiamo…

Tato Cavallino

Signor Sindaco ho deciso di farle questo appello già dopo la seduta del consiglio comunale in cui i lavoratori della ditta Puccia hanno occupato l’aula consiliare , dopo che alcuni, con tentativi a dir poco “maldestri”, hanno cercato di impedire il legittimo e democratico svolgimento del consiglio comunale; ancor più dopo l’ultima seduta del massimo consesso in cui si è ulteriormente discusso del mancato mantenimento dell’accordo firmato alla presenza del Prefetto, Maria Carmela Librizzi, sempre in merito al pagamento degli stipendi ai sopradetti lavoratori, lavoratori che per dovere di cronaca ad oggi purtroppo non hanno ancora percepito un euro di quanto promesso, ciò non solo per causa sua ma anche della ditta, evidenziando ancora una volta che il diritto dei lavoratori a percepire lo stipendio per “alcuni” è l’ultima delle priorità.

Mi creda, Sig. Sindaco, non è stato un bel vedere e sentire, non solo per mio giudizio, l’acceso dibattito con scambi di accuse mentre i lavoratori attoniti e sfiduciati assistevano ad un’impietosa sceneggiata dovendosi sorbire anche qualche risatina e battuta di troppo da chi , rappresentante delle istituzioni, sfacciatamente si è permesso di fare calpestando ancora di più la dignità di questi padri di famiglia!!!! Ho provato molta rabbia per l’impotenza a dare sostegno concreto alla loro rabbia e amarezza. Situazioni al limite che non possiamo permettere!!! Una situazione per la quale ci si è mossi tardi per trovare la migliore soluzione, si è atteso inutilmente; un’attesa che ha fatto esacerbare gli animi e che ha tolto la dignità a tanti buoni padri di famiglia. Ma perché?….Perchè non pensarci prima…. E soprattutto perché non si affrontano prioritariamente simili vicende prima che altri lavoratori nelle medesime condizioni avviino altre eclatanti azioni di protesta. In tutto questo emerge l’amara consapevolezza del fallimento della politica cittadina….mi verrebbe molto semplice dire della sua politica ed della sua maggioranza ma ritengo, forse sbagliando, o non avendo la condivisione da parte di chi da queste enormi difficoltà cerca di trarne vantaggio politico, che oggi la città ha bisogno di operatività, chiarezza, unità e non divisioni. Questo non vuol dire che non ci debbano essere diversificazioni tra maggioranza ed opposizione, assolutamente no; Lei con la sua maggioranza deve continuare ad amministrare la città come hanno voluto i cittadini….ma Le chiedo di mettere da parte per un attimo quelle che sono le divisioni politiche personali e venire in consiglio, o in commissione dei capigruppo, decida lei, e spiegarci come intende uscire da questo grave periodo di crisi economica in cui è ricaduta la città. Signor Sindaco, ciò che più mi preoccupa non è solo l’impetuosa relazione della Corte dei Conti che mette in evidenza le grandi criticità che vi sono nel percorso portato avanti dalla sua Amministrazione in merito al piano di equilibrio, di cui si doveva discutere nell’ultimo Consiglio Comunale poi rinviato a causa della mancanza dei revisori dei conti, ma la grave crisi economica e di liquidità in cui è ripiombato il nostro Comune con pesanti ripercussioni sull’intera economia della città, Infatti i ritardi dei pagamenti e le grandi difficoltà che stanno vivendo i lavoratori della ditta Puccia non appartengono solo a loro; il mancato pagamento dei lavoratori della Spm, ad esempio, anche loro da quattro mesi senza stipendi, , Le cooperative sociali, in ritardo di circa un anno di stipendi ed ancora vogliamo prendere atto delle somme da versare alle autonomie scolastiche che devono ancora percepire il saldo 2014, le fatture non pagate all’Enel per circa tre milioni di euro….e le tante aziende che hanno fornito prestazioni al nostro ente e che aspettano le dovute spettanze da oltre un anno, la scopertura finanziaria con la Banca per oltre 21 milioni di euro, ed ancora le grandi difficoltà che in questi tre anni l’Amministrazione ha avuto nell’ incamerare i dovuti tributi comunali, il mancato raggiungimento di considerevoli risultati alla lotta ai grandi evasori di cui Lei ne aveva fatto un suo grande cavallo di battaglia in campagna elettorale… beh Sindaco, potrei continuare per molto ma mi creda il mio scopo non è quello di fare un freddo elenco dei debiti maturati in questi tre anni ma vorrebbe essere quello di farLe capire che è giunto il momento di fermarsi e dire apertamente e sinceramente come stanno le casse comunali, illustrandoci il suo piano dei pagamenti dei prossimi mesi, “se ne ha uno”, informando tutto il consiglio, la città, in modo da dare un forte segnale di grande considerazione e interesse ai tanti lavoratori e imprese che devono percepire il dovuto e un segnale di rassicurazione a tutte le associazioni di categoria e a tutta la città.
Sig.Sindaco ho usato la frase tutto il consiglio non a caso! Credo che oggi la politica cittadina tutta debba unirsi e dare il giusto contributo, senza divisioni, arroganza, superbia, presunzione. Mi permetto, inoltre, di dire ai colleghi di maggioranza che ricoprire questo ruolo non significa “dire sempre si” e condividere le scelte del proprio sindaco senza criticare e obbiettare su certe cose. Con presunzione mi permetto di dirlo io che ho vissuto i primi anni del mio fare in politica tra i banchi della maggioranza e neofita di molte cose non riuscivo ad andare oltre l’appoggio incondizionato alle scelte del mio Sindaco ma col senno di poi anche io ho sbagliato, in alcuni casi, ad appoggiare, forte delle rassicurazioni del sindaco di allora e dei numeri in consiglio alcune scelte, non condividere alcune scelte non significa essere dei traditori o non riconoscenti ,significa solo cercare di operare per il bene della nostra città, dei nostri cittadini e far si che l’Amministrazione, il Sindaco, possano rivedere alcune scelte.
Sindaco alla luce di ciò La invito a concordare con il Presidente del Consiglio, magari evitando entrambi di scrivervi… dato che vi distanziate di dieci passi l’uno dall’altro, un Consiglio Comunale o una commissione dei capigruppo allargata, con l’ausilio dei responsabili del settore economico e finanziario, dei tributi, dei revisori dei conti, con documenti e numeri certi, evitando contrapposizioni o barricate di appartenenza politica per capire realmente come stanno le cose e come intende andare avanti. Come Lei sa, potrei essere io promotore di un Consiglio Comunale, basterebbe avere sei firme di colleghi consiglieri, ma confido in Lei, lo faccia! Sarebbe un’azione che aiuterebbe ad istaurare quel clima di confronto leale, pacato e costruttivo che in questo momento la città Le chiede….

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