GLI ARCHITETTI DI SICILIA SI CONFRONTANO SUL FUTURO DELLA PROFESSIONE, HA PRESO IL VIA QUESTA MATTINA A RAGUSA IBLA IL SESTO CONGRESSO REGIONALE

tavola-rotonda

La cultura del progetto. Il ruolo della professione. La riconquista di spazi professionali vitali. Sono alcuni dei temi affrontati questa mattina nella giornata d’esordio della sesta edizione del congresso regionale della Consulta degli architetti, paesaggistici, pianificatori e conservatori di Sicilia. Ad aprire i lavori, tenutisi nell’aula magna del Consorzio universitario di Ibla, è stato il presidente dell’Ordine provinciale degli architetti di Ragusa, Giuseppe Cucuzzella, che ha rimarcato il fatto che, a quattro anni dall’ultimo congresso tenutosi a Taormina,

gli architetti siciliani abbiano scelto Ibla per un confronto sulla loro professione e soprattutto per guardare al futuro. La traccia selezionata, infatti “#presentelavorofuturo”, mira a mettere in rilievo quali i passi in avanti da compiere per risolvere le numerose problematiche che attanagliano la professione. Dopo i saluti istituzionali del viceprefetto di Ragusa, Giuseppe Ciarcià, del sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, del presidente del Consorzio universitario, Cesare Borrometi, del soprintendente Calogero Rizzuto, è intervenuto il presidente della Consulta regionale, Giovanni Lazzari, tracciando le linee guida della due giorni (i lavori, infatti, proseguiranno sino a domani), e il presidente nazionale Giuseppe Cappochin il quale ha sottolineato di essere arrivato a Ragusa, assieme a numerosi componenti del Consiglio nazionale, per proseguire la fase d’ascolto dei territori, già avviata in altre regioni, e potere attivare quella sinergia che si rende necessaria al fine di garantire il superamento delle numerose situazioni di incertezza con cui la professione dell’architetto si trova oggi costretta a fare i conti. Molto interessanti i temi sviluppati nel corso della tavola rotonda sulle “Politiche professionali” promossa dal presidente dell’Ordine di Catania, Giuseppe Scannella, a cui sono intervenuti il consigliere nazionale Marco Giovanni Aimetti, il segretario nazionale dell’Ordine, Fabrizio Pistolesi, Claudio Lucchesi dello studio internazionale di progettazione Ufo, l’on. Serena Pellegrino, vicepresidente della commissione Ambiente alla Camera dei deputati, e Paola Pierotti, giornalista, co-fondatrice del blog di settore “Ppan”. E’ emerso, tra l’altro, che, oggi, gli architetti sono vessati da una serie di condizionamenti burocratici assolutamente inutili che impediscono di dedicare buona parte del loro impegno alla progettazione. Non sono stati chiesti processi di deregolamentazione ma di semplificare determinati percorsi burocratici. E’ emerso, altresì, che i professionisti, in Sicilia, devono fare i conti con tempi di risposta, per quanto riguarda i pagamenti, più lunghi rispetto al resto d’Italia, circostanza che contribuisce a determinare un reddito sostanzialmente basso. Sono oltre 15mila gli architetti nell’isola per i quali è necessario proiettarsi ben oltre i confini tradizionali anche perché la professione sta cambiando, alla luce dell’incidenza dell’apporto informatico, ancora maggiore rispetto al passato, in maniera velocissima. Nonostante tutto si guarda al futuro con una certa attenzione. In particolare ai fondi della programmazione 2014-2020 in cui il contributo dei professionisti può diventare determinante. Sul territorio gli architetti sono pronti a fare squadra per essere pronti alle sfide che l’Europa ha già lanciato. Ed i risultati non possono prescindere da quel metodo di cooperazione istituzionale che deve essere attuato, cercando di andare oltre quegli steccati che le risicate risorse economiche stanno ponendo agli enti locali. Il congresso regionale prosegue anche oggi pomeriggio con una tavola rotonda su “Professioni: motore economico” e con un altro momento di confronto sul tema “Professione e internazionalizzazione”. Domani, i lavori, sempre a Ibla, prenderanno il via alle 9,30. Saranno affrontati gli argomenti della terza sessione aventi per tema “Il territorio come risorsa”. Si parlerà de “La centralità del progetto” e sono previsti, tra gli altri, gli interventi dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pistorio, di Gaetano Armao dell’Università di Palermo, e del presidente Inarch Sicilia, Ignazio Lutri. Interverranno anche il presidente dell’Ordine di Enna, Leonardo Russo, e il vicepresidente nazionale Rino La Mendola. La seconda tavola rotonda, che si terrà in mattinata, verterà sul tema: “Territorio e cultura: sviluppo”.

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