AUTO IN VIA ROMA A RAGUSA, MARINO: “PROVVEDIMENTO RITARDATO. SONO NUMEROSI I NEGOZI CHE RISCHIANO DI CHIUDERE L’ ATTIVITA’. SERVONO MISURE STRAORDINARIE”

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Dopo l’ordinanza firmata dal sindaco, da un paio di giorni sono tornate a transitare le auto nel tratto finale di via Salvatore e in quello di via Roma che conduce al ponte Nuovo sino ad arrivare in Piazza Libertà  a Ragusa. “Sono state accolte le richieste dei commercianti della zona, di cui anche la sottoscritta si era fatta portavoce – dice la consigliera Elisa Marino

– anche se sono state necessarie tutta una serie di proteste. E non si capisce perché in quanto questo provvedimento si sarebbe potuto adottare in tutta tranquillità in seguito a una concertazione con l’Ascom che rappresenta i vari operatori commerciali della zona. D’altronde, come già ampiamente evidenziato, i lavori di via Sant’Anna, che non si sa sino a quando proseguiranno, hanno spaccato letteralmente in due il “salotto buono” della città. Per cui era necessario che potessero essere adottati dei palliativi. Come in questo caso. Ora, però, ci sono altre questioni, a tal proposito, da affrontare. La segnaletica è stata realizzata in un modo che a prima vista sembra confusa. La stessa installazione dei new jersey, fatta per preservare l’incolumità dei pedoni, meritava forse un minimo di attenzione in più anche perché gli automobilisti non sanno da che parte occorre entrare e uscire. Certo, è ancora presto per tirare le somme. E poi se consideriamo le esigenze dei commercianti, potremmo dire che le auto passano e vorrebbero fermarsi ma i parcheggi liberi sono soltanto in piazza Libertà. E poi l’aspetto più grave è che, a causa di tutto quello che sta accadendo, reso molto più problematico per il perdurare della crisi, alcune attività commerciali potrebbero decidere di abbandonare. E chi avrebbe sulla coscienza la chiusura di queste attività? Il rischio c’è perché i negozi della zona non arrivano a coprire i costi con le vendite. Chiediamo, quindi, che il sindaco Piccitto adotti delle misure straordinarie per venire incontro alle esigenze degli operatori commerciali della zona”.

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