“Finalmente il Consiglio Comunale ha fatto ordine su una vicenda che era stata affrontata, in passato, all’insegna del pressapochismo e della totale assenza di un piano organico specie rispetto al principio fondamentale della salvaguardia del territorio”. È quanto spiega il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Maurizio Porsenna,
in merito all’approvazione in consiglio comunale, giovedì scorso, dell’atto riguardante le varianti al PRG per la costruzione di nuove strutture alberghiere in territorio comunale. “Tutto era nato dalla scelta iniziale- spiega Porsenna -delle precedenti amministrazioni di voler indire una manifestazione d’interesse per la costruzione di nuove strutture alberghiere. Un’iniziativa, seppur lodevole, assolutamente priva, però sia di una visione d’insieme che di una programmazione, specie per come era stata concepita. Sarebbe stato infatti molto più logico individuare prima le aree da destinare a strutture alberghiere e successivamente apportare le relative varianti nell’apposito strumento urbanistico, ossia il PRG. Invece, si è operato in maniera nettamente opposta, senza tenere conto, così, del principio fondamentale della tutela dell’ambiente, e, soprattutto, senza entrare nel merito delle modalità costruttive. Una situazione da “liberi tutti” assolutamente inaccettabile. La soluzione individuata, invece, ha consentito una valutazione specifica, caso per caso, che coniuga l’impegno dei privati con il rispetto del territorio. La nuova valutazione, infatti, -prosegue il consigliere Porsenna- esclude quelle istanze presentate in aree dove insistono vincoli di tutela paesaggistica, e fissa dei criteri precisi per quanto riguarda le tipologie costruttive delle strutture, all’insegna della massima tutela ambientale e del minor impatto possibile sul territorio, come la realizzazione di impianti di compostaggio e di raccolta delle acque meteoriche, nonché una generale autonomia funzionale degli insediamenti, specie per quanto riguarda i sistemi fognario e di approvvigionamento idrico. Un iter risolutivo, quindi, specie alla luce della delicatezza della materia, individuato nonostante una base, chiamata manifestazione d’interesse alberghiera, nata nel peggiore dei modi e concepita da chi, nel tempo, ha mostrato totale disinteresse per le conseguenze sul territorio delle scelte effettuate”.