Abrogare la legge Merlin e riaprire le case chiuse? RIMEDIO PEGGIORE DEL MALE. In questi giorni è apparsa sulla stampa una nota che vorrebbe far credere che Modica tutta si appresta a raccogliere firme per abrogare la legge Merlin sulle case di tolleranza, in realtà si tratta di un’iniziativa proposta dalla lega nord e dal comitato “noi con Salvini”,
(che strano connubio: i leghisti che strapazzano il sud si alleano con un comitato del Sud che inneggia al leghista Salvini, ancora una contraddizione della politica), ma restiamo sul tema della rivalutazione e legalizzazione della prostituzione che rimane pur sempre un cancro, nonostante la si voglia ricoprire dei migliori tessuti ed incensare con i migliori profumi ed olii essenziali.
Vorrei confutare punto per punto ogni alibi che si propone per giustificare l’abrogazione della legge Merlin.
1) Tutela sanitaria; Ce l’hanno già, possono usare il SSN come tutti
2) Tutela legale. Contro chi? Clienti o protettori? E’ compito della GIUSTIZIA..
3) Tutela previdenziale? Possono aprire un’assicurazione privata quando vogliono.
4) Tutela per la salute dei clienti?
5) Tutela legale dei clienti per prevenire l’infrazione sugli atti osceni?
6) Tutela sociale dei clienti per evitargli rapine in luoghi pullulanti di malavitosi?
Allora l’abrogazione della legge Merlin serve a proteggere i clienti e non le prostitute, serve ai puttanieri e non a svolgere un servizio sociale, e per tutto questo si vuole trasformare uno stato di schiavitù illecita in schiavitù legalizzata? Lo STATO che non riesce a fronteggiare l’illegalità, che non riesce a combattere protettori, spacciatori e malavitosi di ogni genere deve dare loro una veste legale per non ammettere i propri insuccessi?
Giammai!
Lo STATO deve incentivare la lotta alla prostituzione, allo sfruttamento, deve dare dignità alla donna e a tutta la società.
Riaprire le case chiuse non potrà MAI essere cosa saggia e civile.
Spiace vedere come tanti possano ancora giudicare solo secondo gli insuccessi e scegliere il “male minore”, come per dire: poichè la prostituzione è una piaga della società da sempre, tanto vale legalizzarla e controllare l’operato delle prostitute, oltre a trarne vantaggio fiscale.
Il MERCEMONIO del proprio corpo per finalità di sopravvivenza (… qualcuno lo vuole paragonare ad un lavoro come un altro) calpesta la DIGNITA’ delle persone, e tutti sappiamo che conduce alla schiavitù MORALE, oltre che fisica.
Chi vuole praticare la prostituzione solo per piacere personale può farlo liberamente e non necessita di alcuna LEGGE, in fondo viviamo in un mondo di prostituzione ad ogni livello e molti, pur di raggiungere obiettivi personali, non disdegnano di “asservirsi” al “potente di turno”.
Riaprire le case chiuse equivale a reiterare schiavitù ed emarginazione. Rimando al film di Mauro Bolognini “ARRANGIATEVI” con Totò e Peppino De Filippo che esprime chiaramente la condizione delle “case chiuse”, prima e dopo la legge Merlin, luogo di peccato e perdizione, quindi da evitare ed EMARGINARE.
E che dire della presenza delle case chiuse in altri paesi europei che viene sbandierata come un esempio da seguire? Bisogna seguire i BUONI ESEMPI e non i cattivi esempi, lasciamo agli altri i loro problemi e pensiamo con la nostra testa, la nostra cultura, dobbiamo essere capiscuola e non seguire le mode imposte dagli altri.
Ignazio Giunta