La Cna dal prefetto di Ragusa per presentare il testo di un protocollo da stipulare per arginare il fenomeno dell’abusivismo nei settori dell’artigianato e della piccola e media impresa

cna prefetto

C’è bisogno di forti azioni congiunte per contrastare il fenomeno dell’abusivismo nei settori dell’artigianato e della piccola e media impresa. Una proposta in tal senso è stata avanzata dalla Cna provinciale di Ragusa al prefetto Annunziato Vardé nel corso di un incontro tenutosi ieri a palazzo di Governo. La Cna era rappresentata dal presidente provinciale Giuseppe Santocono, dal segretario Giovanni Brancati e da Antonella Caldarera, responsabile provinciale dell’Unione Benessere e Sanità, uno dei settori più colpiti dall’attività sommersa. L’intenzione della Cna è di stipulare un protocollo d’intesa oltre che con la Prefettura anche con la Questura, i carabinieri e la Guardia di finanza, con la Camera di commercio, l’Inps, l’Inail, l’Agenzia delle entrate, l’Ufficio provinciale del lavoro e la conferenza dei sindaci del Libero consorzio di Ragusa. “Nel territorio provinciale – dice il presidente Santocono – il fenomeno dell’abusivismo ha ormai raggiunto dimensioni allarmanti, tali da determinare una forte concorrenza sleale nei confronti delle imprese regolari, già in grossa difficoltà in una fase da troppo tempo caratterizzata da una gravissima crisi economica e dal conseguente calo dei consumi. E’ un fenomeno che rischia di compromettere la stessa esistenza di un gran numero di imprese. Come se non bastasse, il fenomeno dell’abusivismo comporta costi e conseguenze negative per tutta la collettività in termini di lavoro nero, sommerso e irregolare, nonché di evasione fiscale e contributiva. E, ancora, il mancato rispetto delle norme in materia di qualificazione professionale e di sicurezza nei luoghi di lavoro e delle disposizioni in materia igienico-sanitaria da parte degli operatori irregolari implica una mancanza di tutela in termini di sicurezza, qualità e salute dei committenti/consumatori e per tutta la collettività”.
La Cna, dunque, punta a fare sì che da una parte si possa intervenire con una efficace campagna informativa nei confronti dei committenti/consumatori, mentre dall’altra è necessario avviare un dialogo con gli operatori abusivi per affermare il concetto di “convenienza della legalità”. Nel contempo, tuttavia, viene auspicata un’azione incisiva di forte contrasto del fenomeno con misure mirate ed esemplari che fungano da efficace deterrente. La Cna, che già da tempo ha deciso di avviare una campagna contro l’abusivismo, ha spiegato che è anche in condizione di gestire una serie di dati e di notizie eventualmente utilizzabili da parte delle Istituzioni pubbliche competenti allo scopo di concretizzare un’attività di carattere conoscitivo, di monitoraggio e di controllo sulle tematiche dell’irregolarità e dell’illegalità nei vari settori imprenditoriali. “Ecco perché riteniamo opportuno – chiarisce il segretario Brancati – attivare una stretta collaborazione tra la Cna e le istituzioni pubbliche interessate. E’ opportuno che tale attività di monitoraggio sia coordinata. Noi siamo disponibili a fornire tutta una serie di informazioni per garantire controlli mirati. La task force che si costituirebbe avrebbe il compito di individuare le misure più efficaci per contrastare il fenomeno”. Il prefetto si è detto molto interessato alla proposta e ha chiarito che già nei prossimi giorni porterà la proposta al vaglio degli organismi competenti.

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