Il bishop-singer della Diocesi di Noto, Staglianò, a sorpresa incontra Marco Mengoni

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Il vescovo della Diocesi di Noto, Antonio Staglianò, ha avuto una sorpresa: ha incontrato uno dei suoi “idoli” canori, Paolo Mengoni. Il prelato è stato ospite d’onore della Webnotte di Genova dove ha preferito farsi chiamare “Don Tonino” dai conduttori della serata. “Ho utilizzato alcuni brani di musica pop – ha detto Staglianò – per spiegare concetti importanti, a volte difficili da far comprendere. Ho utilizzato i testi di Mengoni, Nek e Noemi e sono stato apprezzato.

I testi che cito, interpretano esperienze umane significative. Io ho interesse di comunicare la vita di Gesù, e se riesco a farlo attraverso le canzoni che i più giovani hanno in testa, ben venga”. Staglianò ha anche spiegato che non si tratta di esibizioni durante le messe: “In realtà non canto durante le messe ma cantillo, ovvero parlo a ritmo ma senza base musicale o coro. E’ una tecnica che era già in uso tra i monaci nel medioevo”.

Dopo l’intervista sul palco della città della lanterna, dietro le quinte la sorpresa. Staglianò ha incontrato uno dei suoi “ispiratori”, Marco Mengoni. “L’essenziale” e “Il gurriero” sono stati tra i brani citati dal vescovo durante le omelie.

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