A Pozzallo continuano le lamentele dopo la tre giorni del Primo Maggio. “Migranti ignorati”

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Continuano le lamentele dopo la tre giorni del Primo Maggio. Questa volta critiche tutte di natura politica, legate alla realtà pozzallese. La manifestazione nata per la solidarietà ai migranti non ha avuto un momento di vero incontro con i migranti al Cpa, quei pochi che erano rimasti al centro visto che in gran parte erano partiti, non sono stati visitati dai rappresentanti sindacali. Motivi di sicurezza, motivano. Per il resto le critiche riguardano la realtà pozzallese e il bilancio negativo che viene fuori da queste tre giornate.

Questi tre giorni che si pensavano momenti importanti per il rilancio del turismo sono stati un mezzo bluff. Poca la confusione nel corso delle serate, ed anche il cabaret non ha richiamatola grande folla che ci si aspettava. Nè ristoranti, ne bed, nè bar hanno avuto il pienone atteso e augurato, purtroppo. E la somma spesa, come commenta l’opposizione, poteva servire a ben altro, in primis stipendi e materie prime che mancano, dalla benzina alle vetture dei Vigili urbani alla colla per i manifesti. Una critica che non piace però all’assessore al turismo, Giorgio Scarso. “Allora non sono stati 19 mila euro, si arriva a questa cifra più iva e Siae – spiega Scarso-la ditta organizzatrice degli eventi, unica, ha chiesto 16 mila euro. I sindacati hanno dato insieme circa 6 mila euro come contributo del cachet sull’orchestra di Renzo Arbore, sull’accordo iniziale, il comune sta pagando solo i biglietti aerei. Io avevo fatto una delibera di 16 mila euro, poi sono stato costretto ad aumentare di altri 3 mila euro. Per tre giorni abbiamo messo in piedi un programma con molte attività, con gli sbandieratori e i video mapping. Penso che i 16 mila euro siano giusti. Rispetto ai fondi che mancano per altro si è vero, ma il paese deve pur vivere. A maggio- sottolinea ancora- ho speso ad oggi zero euro, se io non spingo in questi mesi è una forma di investimento tutti gli albergatori, i ristoranti sono pieni, capisco che il Comune sta vivendo un momento particolare, ma che cosa dobbiamo fare piangerci tutto il giorno. Li abbiamo considerati una forma di investimento, vediamolo sotto questo punto di vista con l’indotto che svegliamo.” Ma proprio così non sarebbe andata e le critiche si rincorrono.

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