Le agghiaccianti testimonianze. Pozzallo, “migrante gettato in mare in pasto agli squali”

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Muore per le esalazioni di benzina nella stiva e il corpo viene gettato in pasto ai pesci(testimoni parlano di squali che seguivano l’imbarcazione). E’ questa la fine che ha fatto un clandestino secondo quanto hanno raccontato i “compagni di sventura” dell’ultima viaggio della speranza che ha visto l’arresto del presunto scafista originario della Guinea a Pozzallo. All’ uomo non è contestato soltanto il favoreggiamento dell’ immigrazione clandestina, ma anche la morte, derivante da altro reato, del migrante deceduto durante la traversata e gettato in mare per essere dilaniato dagli squali che seguivano il gommone. Secondo il racconto di alcuni migranti, il gommone su cui si trovavano era seguito dai pescecane. Quando uno degli extracomunitari è morto dopo avere respirato vapori di carburante, tra i viaggiatori è scattata l’idea: gettare in mare il corpo del loro compagno di viaggio per allontanare gli squali. Il racconto shock è stato fatto da diversi testimoni che hanno sottolineato che la decisione non è stata rapida ed è stata dibattuta. Alla fine ha vinto la paura e la salma è stata fatta scivolare in mare. Il corpo è stato dilaniato dagli squali e il gommone si è allontanato dal branco.

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