Fondazione Teatro Garibaldi. Progetto: gli artisti di Modica in tour

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La prima produzione teatrale della Fondazione Teatro Garibaldi di Modica  farà tournee nei teatri italiani. Un progetto che parte da questo primo esperimento per il sostegno agli artisti modicani affinché possano trovare spazi espressivi ed occasioni di lavoro all’interno di strutture di circuitazione nazionale. Un percorso curato dalla Soprintentente Simona Celi.

La Fondazione Teatro Garibaldi inizia così il suo progetto legato alla produzione che vedrà, negli anni, spettacoli sempre più complessi, affinchè la struttura possa appropriarsi di un’identità su territorio nazionale. Si parte così il 15 aprile, alle ore 21.00, presso il teatro Garibaldi con l’anteprima della “Sonata a Kreutzer” di Tolstoj e le musiche di Beethoven- Trio per voce umana, pianoforte e violino-. In scena Giancarlo Zanetti, Chiara Zago al pianoforte e Simone Miceli al violino. LA regia è di Giancarlo Zanetti. Uno spettacolo pieno di eleganza e fascino. La tournee partirà il 17 aprile dal bellissimo Teatro Sociale di Trento in occasione del Galà di beneficienza organizzato da Inner Wheel di Trento.

Note sullo spettacolo: 1888. Mosca, un salotto. Uno scrittore, un pittore e un attore ascoltano la Sonata a Kreutzer di Beethoven. Alla fine dell’esecuzione decidono di congelare in un “gesto” di creazione collettiva le emozioni che la musica di Beethoven eccita in loro. Lo scrittore (Tolstoi) dovrà scrivere un monologo che l’attore (Andeev Burlak) reciterà davanti al quadro che il pittore (Repin) dipingerà.; Beethoven è alla base. Ma passa il tempo e il pittore dimentica, l’attore muore ed ecco, solo davanti alla pagina bianca, lo scrittore con le sue ossessioni erotico-musicali
Da questo muove lo spettacolo e dal vecchio triangolo infernale in cui confluiscono da sempre tragedia, commedia e farsa (la vita), la donna (il pianoforte), l’amante il violino e il marito (la voce umana). Tre strumenti che dialogano, si contrappongono, si straziano a vicenda, dipanano il loro suono e le loro architetture sintattiche e sonore.
La Sonata a Kreutzer di Tolstoi è un atto di accusa contro l’educazione sessuale nella società del suo tempo. Quando il conte Tolstoi aveva sposato Sofja una fanciulla di diciassette anni (egli ne aveva esattamente il doppio), si sentiva un vecchio, corrotto, tanto da assaporare come un frutto particolarmente gustoso l’amore fresco ed innocente della moglie bambina.
Proprio su un rapporto sessuale libero, senza pregiudizi, incurante del pudore e dell’inesperienza di lei , egli aveva cercato di costruire la felicità coniugale. Un incanto breve, guastato dalla precoce gravidanza della moglie. Dalla propria esperienza coniugale egli terrà spunti per la sua opera e sarà uno straordinario descrittore della vita a due e del dramma di un rapporto intenso controverso fino alla descrizione degli orrori della vita matrimoniale appunto nella Sonata a Kreutzer. Tolstoi fu profondamente turbato per il rilievo espressivo della musica di questa Grande Sonata per piano e violino tanto da attribuire a questa composizione un impudico potere di adescamento di cui “ebbe a servirsi un diabolico seduttore”. Uno spettacolo unico reso tale dall’ arte di Giancarlo Zanetti, dal suo talento e dalla sua coinvolgente maestria.

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