Il rilancio del CoRFiLaC di Ragusa passa dalla stabilità economica

salvatore terranova

Il CoRFiLaC è un ente che ormai da anni aspetta rilancio propagandato anni orsono; a farne le spese sono soprattutto i 45 dipendenti e le rispettive famiglie che da diversi anni convivono con ritardi delle spettanze che oscillano dalle 5 alle 9 mensilità arretrate. Il capitale umano dell’ente consortile è sempre più sottoutilizzato e non valorizzato poiché non messo nelle condizioni di fare ciò che in passato ha reso questo Consorzio un fiore all’occhiello della Sicilia.

“Date le potenzialità dell’Ente – dice il segretario confederale della Fp Cgil, Salvatore Terranova –  non si capisce perché la Regione non lo metta nelle condizioni di poter aiutare la zootecnia siciliana a risollevarsi. Andando a ritroso nel tempo si evince come il CoRFiLaC viva alla giornata privo di programmazione già da diversi anni. Questo in buona parte dovuto senz’altro al taglio dei fondi, ridotti ormai a quelli necessari alla mera sussistenza. Nonostante svolga da quasi vent’anni per la Regione Sicilia importanti attività quali la certificazione DOP del Ragusano e del Pecorino Siciliano oltre ai numerosi servizi per gli allevatori, all’ente di ricerca ragusano non viene riconosciuto un costante stanziamento annuo fisso per il funzionamento, ma solamente un discrezionale contributo annuale che mette sistematicamente a rischio l’esistenza stessa dell’Ente. Crediamo sia doverosa una riflessione da parte dell’assessore Caleca e della Deputazione iblea tutta sulle vie percorribili per la messa in sicurezza del CoRFiLaC. Crediamo che, nonostante le scelte regionali si muovano in direzione di una razionalizzazione e di un accorpamento degli enti di ricerca, non vada dimenticato, semmai va valorizzato, il fatto che il CorFilac rappresenta il più importante ente di ricerca regionale. Crediamo, pertanto, che debba essere sottoscritto un patto di ferro tra tutti i parlamentari regionali, perché venga evitato l’ennesimo scippo a questo territorio, e in questo contesto la Cgil promuoverà a giorni un confronto con la nostra deputazione regionale, che dovrà farsi carico, in tutte le sedi, di tutelare il patrimonio di questo nostro importante ente di ricerca. Non ci saranno più alibi ne scusanti, il territorio nostro non può più soggiacere alla scelta di renderlo rachitico, deprivandolo di istituzioni e beni collettivi, come accade da qualche anno”. Alle porte di una finanziaria che paventa tra l’altro un potenziale riordino dell’Assessorato Agricoltura e Foreste e tagli lineari per tutti i capitoli del redigendo bilancio regionale 2015, la Cgil confederale e la Funzione Pubblica CGIL sono seriamente preoccupate, atteso che non sia chiaro, ancora oggi, quale futuro si prospetta per il CoRFiLaC per cui invitano   l’Assessore Caleca ed i Deputati iblei ad una apertura di dialogo con i sindacati per raggiungere un adeguato rilancio dell’Ente.

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