“Pittura dell’oltre, dell’introspezione e del sogno” quella di Giovana Gennaro illustrata nel XIII appuntamento del Caffè Quasimodo di Modica

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Il Caffè Quasimodo di Modica ha ospitato lo scorso sabato un’ artista di spessore, Giovanna Gennaro, il cui itinerario pittorico è stato magnificamente illustrato dallofoto2 storico e critico d’arte Paolo Nifosi. Con l’ausilio di slide, Nifosì ha reso coinvolgente la sua analisi, evidenziando come “ nelle opere della Gennaro sia palese la presenza di traiettorie e di tematiche appartenenti al gruppo di Scicli: il mare, il paesaggio, l’altopiano ibleo, il D’apres,

l’omaggio a grandi autori come, nel caso della Gennaro, a Giuseppe Verdi, Alda Merini, e poi ancora la città di Modica con le sue luci, le sue bellezze, il suo barocco”. Una pittura, quella della Gennaro ove “l’oltre e il sogno – ha rimarcato Nifosì, giuocano un ruolo fondamentale, e dove le tecniche utilizzate hanno una originalità propria.”
Nelle opere di Giovanna Gennaro, ha affermato poi , nella sua introduzione, il Presidente del Caffè Quasimodo, Domenico Pisana, c’è un “quid” che capta l’occhio dell’osservatore, c’è un elemento di fascino , di sogno, di visionarietà, nonché un’atmosfera di magico, di trasparenze e una coltre di sfumature delicate e suadenti. Ciò che colpisce – ha detto Pisana – è il fatto che le sue opere non si presentano come opere che fotografano la realtà per riportarla sulla tela, ma sono opere dove il contenuto artistico proposto diventa linguaggio dell’arte con efficacia e con risveglio del sentimento di chi osserva. La pittura della Gennaro – ha concluso Pisana – è una pittura dell’oltre, una pittura di introspezione e di trasfigurazione, con la quale l’artista riesce a dare voce alla materia, alle cose, alle pietre, ai luoghi e ai silenzi all’interno di atmosfere davvero fascinose e magiche”.
All’incontro è intervenuto anche il sindaco di Modica, Ignazio Abate, che ha portato un saluto all’artista e al pubblico presente, e la pianista Ausilia Pluchino, che ha arricchito la serata con alcuni brani musicali.
Le parole conclusive sono state affidate a Giovanna Gennaro, che ha posto l’accento, mediante una conversazione con Domenico Pisana, sui momenti ispirativi delle sue opere e sulle tecniche artistiche utilizzate, riconoscendo di aver appreso molto dalle sue frequentazioni del Vitaliano Brancato di Scicli e dalla scuola del Maestro Piero Guccione e del suo gruppo. La sua prima mostra è del 1990 presso la galleria il Convegno di Ragusa. Le sue opere si trovano presso collezionisti privati , presso la Fondazione Grimaldi di Modica e in diverse associazioni culturali e gallerie d’arte.

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